C’รจ una ragione precisa se il sistema della moda francese continua a primeggiare, se le fashion week parigine, infondo, mostrano sempre i segni del nuovo e hanno la forza propulsiva di imporre tendenze. la ragione รจ da ritrovarsi non solo nelle avvedute operazioni finanziare delle grandi conglomerati del lusso francese, ma nell’essere certi che tutto questo รจ in primo luogo una forma di cultura. Partendo da questa semplice constatazione รจ facile accorgersi di quanto spazi, eventi, mostre, approfondimenti la Francia dedichi ogni anno, ogni mese, ogni settimana al linguaggio della moda. Ed รจ proprio in quegli spazi che, infondo, si formano i grandi designer di ogni generazione. Luoghi come ad esempio il Musรฉe des Arts Dรฉcoratifs di Parigi, che alla fine del 2024 ha celebrato il 35ยฐ anniversario dellโANDAM (Association Nationale pour le Dรฉveloppement des Arts de la Mode) con una mostra che ripercorre le tappe fondamentali di questa istituzione che molto ha inciso nel ridefinire la moda contemporanea, premiando annualmente nomi che nel tempo sono diventati familiari anche al grande pubblico. Intitolata Mode, Nouvelles Gรฉnรฉrations : 35 ans de lโANDAM, il percorso mette in dialogo trentโanni di innovazioni attraverso una selezione di trenta diverse silhouette e accessori. Lโintento รจ evidenziare come il lavoro dei designer premiati dallโANDAM abbia contribuito a plasmare nuove estetiche e a interrogare i confini della moda tradizionale. Il legame tra lโANDAM e il Musรฉe des Arts Dรฉcoratifs รจ particolarmente significativo. Il museo, custode di una delle piรน importanti collezioni di moda e tessuti al mondo, si รจ posto come piattaforma ideale per celebrare questo anniversario. Come dicevamo, รจ dal 1989 che lโANDAM premia ogni anno i talenti emergenti della scena francese e internazionale, offrendo loro non solo visibilitร , ma anche supporto per affermarsi nel panorama della moda. Tale collaborazione permette ai vincitori di donare al museo capi emblematici delle loro collezioni, arricchendo cosรฌ il patrimonio nazionale con opere che rappresentano lโevoluzione della creativitร contemporanea e mostrando a tutti i costanti sviluppi formali di quest’arte.
La mostra, curata da Sophie Lemahieu, conservatrice delle collezioni di moda e tessuti dal 1947 ad oggi, si sviluppa lungo tutto il terzo piano del museo, intrecciandosi con il percorso permanente. Tra i nomi in esposizione spiccano icone come Martin Margiela, Marine Serre e Gareth Pugh, insieme a designer piรน recenti, tra cui Louis-Gabriel Nouchi, Ester Manas e Christopher Esber, vincitori delle edizioni 2023 e 2024 del premio ANDAM. Le silhouette presentate raccontano non solo lโevoluzione di uno stile personale, ma anche una riflessione piรน ampia sui temi centrali della moda contemporanea, come la relazione con il corpo, lโambiente e l’intensa ridefinizione dei codici estetici di questi ultimi decenni. Altro aspetto affascinante della mostra รจ il dialogo tra le opere piรน iconiche e quelle dei nuovi premiati. Lโitinerario si apre con un omaggio al primo storico vincitore; Martin Margiela, che nel 1989 catturรฒ lโattenzione internazionale con l’ormai leggendaria sfilata di capi decostruiti. Tra le opere in esposizione compare una giacca destrutturata e un abito ricostruito partendo da materiali vintage, che incarnano la sua visione concettuale e la sfida ai canoni sartoriali tradizionali. Accanto a lui, troviamo Olivier Guillemin, che nello stesso anno esplorava lโintersezione tra estetica medievale e fantascienza con creazioni futuristiche, come un mantello in metallo scintillante e un abito in PVC traslucido. Lโereditร di questi pionieri si riflette nei lavori di designer come Jeremy Scott, i cui capi stravaganti e ironici sono rappresentati da un abito con stampe cartoonesche, e Y/Project, che propone forme modulari e giacche a piรน strati che giocano sulla versatilitร .
Le opere esposte non si limitano a rappresentare una linea temporale della moda, ma riflettono unโidea di pluralitร , sia estetica che tecnica. Marine Serre, ad esempio, porta in mostra un completo aderente caratterizzato dallโiconico motivo a mezzaluna e realizzato con materiali riciclati, dimostrando la sua attenzione per la sostenibilitร e il design circolare. Ester Manas esplora lโinclusivitร con un abito in jersey elastico che si adatta perfettamente a diverse tipologie di corpo, enfatizzando unโestetica democratica e accessibile. Louis-Gabriel Nouchi propone invece una rivisitazione contemporanea del classico trench, in tessuto tecnico semitrasparente, che gioca con i concetti di leggerezza e protezione. La mostra evidenzia anche lโimportanza dellโartigianato, con accessori che testimoniano lโattenzione al dettaglio e lโabilitร tecnica dei designer. Tra questi, i gioielli poetici di Charlotte Chesnais, come un paio di orecchini-scultura in argento che sembrano fluttuare intorno al viso, e le creazioni di Stรฉphanie dโHeygรจre, che include una spilla che si trasforma in bracciale. Particolare rilievo รจ dato alle scarpe in piume di Vicente Rey, che evocano una delicatezza onirica, e ai tacchi scolpiti di Vincent Rubin, che fondono il design industriale con lโarte del calzolaio. Le borse di 31 Fรฉvrier, minimaliste e scultoree, completano il percorso offrendo una visione dellโaccessorio come oggetto di design autonomo.
Lโinterazione tra preoccupazioni sociali, sperimentazione tecnica e riferimenti culturali รจ al centro del lavoro dei vari designer in mostra. Christopher Esber esplora la decostruzione sartoriale attraverso un abito in maglia lavorata a mano che combina trasparenze e texture a contrasto, mentre Duran Lantink gioca con la riqualificazione dei materiali, realizzando un cappotto patchwork a partire da scarti di stoffe di lusso. Il risultato รจ una moda che riflette lโurgenza di riconsiderare le pratiche di produzione e consumo. Visitare questa mostra significa immergersi in una narrazione che va oltre i confini del semplice abito. Gli outfit e gli accessori esposti sono frammenti di storie che parlano di identitร , innovazione e cambiamento. LโANDAM, con il suo sostegno continuo ai giovani talenti, non celebra solo la moda come disciplina artistica, ma come spazio di interrogazione e trasformazione. Concepita per essere tanto una celebrazione quanto un invito alla riflessione, Mode, Nouvelles Gรฉnรฉrations : 35 ans de lโANDAM invita i visitatori a considerare la moda non solo come espressione estetica, ma come una forza viva, capace di rispecchiare e plasmare la societร in cui opera. Al Musรฉe des Arts Dรฉcoratifs fino al 30 marzo 2025, la moda si racconta nella sua forma piรน autentica: mutevole, visionaria e profondamente umana.
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