Università, il direttore della Normale di Pisa: «Troppi tagli, studenti e docenti meritano di più» #finsubito prestito immediato

«Constatiamo in questi giorni una riduzione significativa del fondo di finanziamento ordinario». Il direttore della Scuola Nomale di Pisa, Luigi Ambrosio, nell’inaugurazione dell’anno accademico, rilancia l’allarme del mondo accademico sul taglio ai finanziamenti alle università, sottolineato nelle scorse settimane anche dai sui colleghi toscani.

«Se da un lato noi rettori abbiamo la responsabilità di far usare al meglio i fondi che ci vengono assegnati, altrettanta responsabilità sentiamo nel dover segnalare all’opinione pubblica il sottofinanziamento dell’università. Certo, il Pnrr ha portato nuove e anche ingenti risorse, ma non dimentichiamo che queste risorse, tolte le infrastrutture, servono per formare e non per assumere capitale umano» ha spiegato.

La riduzione del Ffo «avrà come primo effetto quello di creare incertezza sul reclutamento, resa anche a causa della cronica instabilità delle regole del gioco, che rallenterà il turnover. Penso che il nostro sistema universitario e i nostri giovani meritino di più».

La Normale, ha detto Ambrosio, mette «in campo tutte le proprie risorse per dare opportunità concrete prima di tutto agli studiosi, e penso soprattutto a chi proviene da luoghi di fatto in guerra o a rischio di guerra e di privazione della libertà, cui diamo borse di studio e affiancamento nel percorso di entrata in Italia. Queste attività non sono sempre possibili con i fondi ministeriali, anzi a malincuore devo ricordare recenti interventi normativi che hanno molto aumentato i costi per la copertura sanitaria degli studenti internazionali, non un bel segnale nella direzione sempre declamata ma non sempre ben praticata dell’internazionalizzazione».

La Scuola Normale comunque conferma la propria vocazione internazionale, attraverso numerosi accordi di scambio e ricerca con università e centri di tutto il mondo e attraverso i finanziamenti europei, come i bandi di ricerca dell’European Research Council (che hanno portato alla Scuola 20 progetti, di cui 9 tuttora in corso) e le opportunità in ambito Pnrr.

Alla Normale sono arrivati nuovi professori, come Corinne Bonnet per Storia delle religioni, Giovanni Losurdo, uno dei protagonisti dello sviluppo del rivelatore di onde gravitazionali Virgo, e il professore associato Guilherme Leite Pimentel studioso della fisica delle interazioni fondamentali e dei primi vagiti dell’universo. La Scuola con questi nuovi docenti arriva a 34 professori ordinari e 32 associati.

Inoltre è «sempre più stretta la sinergia con le altre istituzioni universitarie italiane, in primis le università di Pisa e Firenze, dove i nostri allievi conseguono la laurea. Nell’ottica di una maggiore apertura alla comunità studentesca complessiva abbiamo ora procedure più snelle che consentono a studenti universitari non interni di frequentare i nostri corsi. Lo scorso anno accademico più di 300 studenti universitari si sono avvalsi di questa possibilità».

La Normale inaugurerà presto a Firenze i nuovi spazi della Classe di Scienze Politico Sociali a Palazzo Vegni ( in condivisione con l’Università e il Comune di Firenze) che si aggiungono a quelli di Palazzo Strozzi, che rimarranno la sede principale.

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