“La recente chiusura della macelleria Zaffi in via Staggi a Porto Fuori è lo specchio dell’atteggiamento di arroganza istituzionale dell’amministrazione comunale di Ravenna. Un’attività giovane, costretta ad abbassare le serrande dopo appena un anno, travolta dall’isolamento causato dalla chiusura di via Stradone, che si trascina dal 19 ottobre scorso e che, anziché concludersi a marzo, è stata ulteriormente prorogata di 40 giorni. Un danno economico devastante, con un calo delle vendite del 40%, che ha colpito non solo la macelleria, ma anche ristoranti e altre attività della zona.”
“Non è la prima volta che accade a Ravenna,” dichiara il candidato sindaco della coalizione di centro-destra composta da Fratelli d’Italia, Forza Italia e la lista civica Viva Ravenna Nicola Grandi. “Abbiamo già assistito alla sofferenza economica causata dalla chiusura del ponte sul Lamone a Grattacoppa, rimasto inaccessibile per oltre un anno e mezzo, con conseguenze gravi per le imprese di Torri e Savarna. Eppure, l’amministrazione continua a ignorare il problema, lasciando soli imprenditori e commercianti.”
In altre città, situazioni simili sono state affrontate con indennizzi e contributi economici: è successo a Bologna, per le attività danneggiate dal cantiere della linea rossa del tram; in Piemonte, per le imprese colpite dai ritardi nel Tunnel di Tenda; a Piacenza, per i disagi causati dai lavori in piazza Cittadella. Ma a Ravenna, ogni proposta avanzata dal centro-destra è stata respinta.
“Nel nostro programma di mandato – prosegue Grandi – prevederemo l’istituzione di un fondo comunale per risarcire le attività danneggiate da cantieri pubblici e da ritardi nella loro gestione. Inoltre, avvieremo un tavolo permanente con la Camera di Commercio per garantire un supporto tempestivo alle imprese in difficoltà”. “La nostra coalizione non si limiterà a denunciare i danni subiti dalle attività ravennati, ma agirà con proposte concrete per tutelare chi tiene viva l’economia locale. È tempo di cambiare passo e mettere al centro del dibattito politico il futuro delle imprese locali, consapevoli che il tessuto imprenditoriale è il cuore pulsante dell’economia cittadina.”
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