Buone notizie in arrivo dal DDL Manovra di Bilancio per le mamme lavoratrici. Una parte delle misure approvate dal Consiglio dei Ministri e ora al vaglio del Senato riguarda infatti proprio le donne che lavorano e che hanno figli.
Nel 2024 per queste donne il governo Meloni aveva previsto il Bonus Mamma, ossia l’esonero totale dalla contribuzione previdenziale. Non per tutte però. Alcune delle escluse potranno finalmente rientrarci nel 2025.
Chi ha diritto al Bonus Mamma
Il Bonus Mamma è un’agevolazione contributiva che permette alle lavoratrici di godere di uno stipendio netto più alto. Quest’anno per accedervi occorre avere almeno due figli e un contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato.
Con la Manovra 2024 che lo ha istituito il Governo ha tenuto fuori:
- le lavoratrici a tempo determinato (anche con due o più figli);
- le lavoratrici autonome;
- le lavoratrici domestiche (anche con contratto a tempo a tempo indeterminato).
Si accende però un barlume di speranza per le autonome, che sembra siano destinate a rientrarvi dal prossimo anno. Vediamo meglio.
Esteso alle autonome
Stando a quanto riportano alcune delle maggiori testate italiane, sembra che nel 2025 il Bonus Mamma verrà esteso alle lavoratrici autonome. Niente da fare invece per le lavoratrici a termine e le domestiche.
Il Messaggero di mercoledì 16 ottobre per esempio scrive:
«Il Bonus Mamma fino a 3.000 euro l’anno viene prorogato e dovrebbe essere esteso anche alle lavoratrici autonome. Lo sgravio contributivo tra i 110 e i 250 euro al mese varrà quindi anche per le partite IVA, le lavoratrici autonome e le professioniste».
Il limite dei due figli a carico era inizialmente previsto solo per il 2024, in via sperimentale. La legge, infatti, prevedeva che dal 2025 potessero beneficiare del Bonus Mamma solo le lavoratrici madri di almeno tre figli. Pare però che la misura dovrebbe essere confermata così com’è, quindi anche per chi ha solo due figli, sia nel 2025 che nel 2026.
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