Al momento un’oncia d’oro vale circa 2.500 euro. Nel 2023 il colosso minerario canadese Asante Gold ne ha estratte 220mila. Tutte in Ghana. È lì, nel paese africano, che si concentra l’attività del gruppo specializzato nella detenzione, nell’esplorazione e nello sfruttamento di risorse minerarie che ha annunciato un finanziamento di 525 milioni di euro per l’espansione operativa degli antri ghanesi.
La prima fase di finanziamento, da completare con 325 milioni di euro entro la fine del 2024, consentirà alla società di intraprendere importanti progetti di capitale che includono la costruzione di un nuovo impianto di solfuro nella miniera di Bibiani, aggiornamenti delle attrezzature a Chirano e sviluppo sotterraneo in entrambi i siti.
Così il round di finanziamento del progetto
Il round di finanziamento iniziale include un collocamento privato azionario da 100 milioni di euro, un accordo di rifinanziamento di altri 100 milioni con Kinross Gold, un’obbligazione da 75 milioni finanziata da investitori ghanesi e una linea di credito sindacata per il flusso d’oro da 50 milioni.
La seconda fase, per un totale di 200 milioni di euro, comprenderà una linea di credito senior da 150 milioni predisposta da FirstRand bank e un impegno azionario da 50 milioni da parte di un investitore strategico il cui nome non è stato divulgato.
Alla fine di settembre Asante Gold aveva completato la consegna del primo materiale mineralizzato dal Russel starter pit all’impianto di processo nella miniera d’oro di Bibiani. Il solo deposito Russel contiene 119mila once di risorse aurifere misurate. Proprio quella che si dice una miniera d’oro.
«Questo è il terzo pozzo satellite esplorato, definito e ottimizzato da Asante dall’acquisizione delle proprietà di Bibiani», aveva commentato il presidente e ceo dell’azienda canadese, Dave Anthony. «L’inizio della produzione a Russel rappresenta un’altra pietra miliare di successo nel nostro percorso per aumentare la produzione di Asante a più di 500mila once all’anno entro il 2028».
Asante promuove pratiche minerarie sostenibili
«L’approvazione per l’estrazione a Russel segue altri importanti catalizzatori, tra cui il reindirizzamento dell’autostrada Bibiani-Goaso, che ci consentirà di accedere a materiale mineralizzato con ossido aggiuntivo e ulteriori progressi nella costruzione dell’impianto di trattamento del solfuro di Bibiani. Bibiani-Chirano, una volta avviato, sarà il settimo distretto di produzione d’oro più grande dell’Africa».
Con una parte significativa della società di proprietà di ghanesi, Asante promuove pratiche minerarie sostenibili che avvantaggiano sia l’economia sia l’ambiente. Attualmente il gruppo gestisce le miniere d’oro di Chirano e soprattutto di Bibiani, una riserva aurifera a cielo aperto situata nella regione Nord-occidentale del Ghana con una produzione d’oro che può arrivare a 4,5 milioni di once.
«Il completamento di questo pacchetto di finanziamento segnerà un momento di svolta nella storia di Asante», ha aggiunto Anthony in riferimento ai 525 milioni di euro investiti dalla società canadese, una delle prime a livello internazionale ad aver scoperto i preziosi giacimenti del Ghana.
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