BMIAA · premio internazionale di architettura BigMat. In attesa della nuova edizione, ecco gli italiani che hanno vinto nel 2023

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Da oltre dieci anni BigMat – realtà attiva dal 1981 nella vendita di materiali per costruire, ristrutturare e rinnovare – porta avanti, con cadenza biennale, il BMIAA · BigMat International Architecture Award, con l’obiettivo di celebrare la creatività di migliaia di progettisti, nazionali e internazionali, mettendo al centro la sostenibilità, il benessere abitativo, l’efficienza energetica e, da due edizioni, anche l’edilizia del vivere quotidiano. Insomma, la qualità del costruire e del progettare a livello europeo.

Il Premio, diviso per categorie, è infatti aperto ad opere realizzate nei sette paesi dove è presente BigMat: Italia, Belgio, Francia, Portogallo, Spagna, Repubblica Ceca e Slovacchia. «Con BMIAA ’23 abbiamo ancora una volta onorato l’eccellenza degli architetti europei» – sottolinea Matteo Camillini, direttore di BigMat Italia e BigMat International – «premiando i progetti più meritevoli che contribuiscono a ridisegnare il paesaggio urbano, incentiviamo la diffusione di un’edilizia di qualità, innovativa e lungimirante».

Un successo quello dell’ultima edizione non solo quantitativo, per il numero di progetti presentati (oltre 850 opere, l’Italia tra le nazioni più attive con 147 studi di architettura partecipanti e un totale di 224 opere candidate) ma anche, e soprattutto, qualitativo.

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Tre i riconoscimenti delle sfide europee: allo spagnolo Estudio ACTA per le Grandi opere di architettura e al portoghese Hugo Ferreira + Nuno Melo Sousa per la – nuova – categoria dell’Architettura residenziale su piccola scala

E quello per il miglior giovane architetto, premio unico assegnato tra gli under 40 delle sette nazioni partecipanti, quest’anno vinto – con grande soddisfazione – da un italiano, formatosi a Mendrisio con Peter Zumthor: la Menzione Speciale Giovani se l’è infatti aggiudicata Stefano Larotonda di LAST architettura, per l’innovativo progetto residenziale Underground Patio. Congratulazioni! 

Dodici i Premi Nazionali, per l’Italia la spuntano Balance Architettura per le Grandi opere con il progetto Bicocca SUPERLAB a Milano, e studio DEMOGO per l’Architettura residenziale su piccola scala con il Bivacco Fanton ad Auronzo di Cadore (BL) candidato anche al Premio EUmies Awards 2024.

I vincitori del BigMat International Architecture Award BMIAA 2023

Gran premi internazionali

GRANDI OPERE DI ARCHITETTURA
Estudio ACTA · Mercato del pesce e riqualificazione zona sud del porto, Roquetas de Mar (2022)

Un progetto nato per ricucire più mondi, più funzioni, più paesaggi: le serre della parte occidentale di Almería che si estendono quasi fino a toccare il mare a Roquetas, il castello di Santa Ana, il porto e il lungomare. Per creare nuove sinergie con la città e riallacciare il rapporto con l’acqua, per Estudio ACTA è stato necessario liberare l’area dai vecchi fabbricati, progettando un edifico che raggruppasse diversi usi in un unico volume: il mercato del pesce, il ristorante, spazi commerciali e per l’Autorità portuale. Un omaggio al mondo del mare nelle sue curve dolci, nella tensione e nella consistenza del suo involucro: vele, reti, corde…Il piano terra è il riflesso diretto del ciclo di lavoro e dei flussi, dall’arrivo del pesce al molo alla sua partenza nei camion o nelle ceste degli acquirenti. Cuore dell’edificio la sala d’asta, uno spazio a doppia altezza, simile ad un cortile, attorno al quale circolano le altre funzioni. Da un ampio portico coperto a ovest, si accede poi al primo piano, uno spazio unitario che ricorda una serra: un involucro tessile che dispiega un paesaggio interno di piccoli volumi: cucina, uffici, servizi igienici, strutture, magazzini.

«La proposta per il mercato del pesce di Roquetas riordina l’ambiente architettonico del porto e risponde con un volume unitario, chiaro e netto, libero da altre antiche costruzioni – spiega il giurato italiano, architetto e professore, Enrico Molteni. Si presenta alla città con la chiarezza tipica di qualsiasi edificio pubblico, invitando i visitatori a entrare, attraverso un portico, nello spazio centrale del salone delle aste. L’immagine industriale, leggera e semitrasparente dell’edificio, staccata dal suolo, consente di stabilire intorno a essa una differenziazione fra spazi esterni con ingressi indipendenti per uso interno e pubblico, con un funzionamento interno chiaro e comprensibile. La chiarezza del volume esterno, con una pianta che si affonda leggermente nel suo perimetro, così come succede con la copertura in tessuto, non esonera però la costruzione da una sezione svariata, con diverse altezze al suo interno, sotto la copertura unica».

SPAGNA · Fish Market and South Area Remodeling  di Estudio ACTA Roquetas de Mar (2022)
Photo credit © Fernando Alda Calvo

ARCHITETTURA RESIDENZIALE SU PICCOLA SCALA
Hugo Ferreira + Nuno Melo Sousa · Casa Tamega di Marco de Canaveses (2020)

Nonostante il sito immenso e selvaggio, privo di riferimenti, allineamenti e direzioni, gli architetti hanno individuato una posizione ideale per questo progetto, sufficientemente isolata e tra due altezze stabili: casa ‘Tâmega’ infatti, si distende orizzontalmente su un terreno impervio e molto verdeggiante, regalando viste panoramiche sul paesaggio portoghese. Proprio per rispecchiare la ricchezza dell’ambiente boschivo in cui si inserisce, la struttura monolitica rivela un lungo corpo longitudinale in cemento con facciate “venate” – realizzate con malta e assi di legno di pino – intervallate da bucature azzurre. Un mix di matericità che crea un gioco di pattern, una sorta di motivo per ogni strato che compone la topografia circostante: il fiume, la collina e la cava. Casa ‘Tâmega’ ha quattro camere da letto, un soggiorno, una cucina, un lungo corridoio che incornicia meticolosamente le rocce esterne come quadri, una piscina e una zona barbecue. Un volume di cemento scolpito, che sembra parte del paesaggio, a cui gli architetti hanno aggiunto una base che funge da scala e da supporto strutturale e che separa gli spazi privati da quelli più pubblici.

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«La casa mostra una costruzione il cui senso principale è il potenziale rapporto fra l’artificio architettonico e l’organizzazione della natura. L’oggetto domestico mostra un’essenza materiale e volumetrica, una grande semplicità tipologica e austerità spaziale che, affermandone la dimensione artificiale e astratta, lo avvicinano alla forza morfologica del suo ambiente naturale, della sua natura rocciosa e topografica. Senza quasi toccare il terreno, la casa prende posto nell’ambiente circostante attraverso il comfort, fra i parametri di cemento armato e i livellamenti rocciosi, su cui galleggia, creando una potente e singolare osmosi».

PORTOGALLO · Casa no Tamega  di NMS Nuno Melo Sousa Architecture Marco de Canaveses (2020)
Photo credit © José Campos

MENZIONE SPECIALE GIOVANI ARCHITETTI
Stefano Larotonda di LAST architettura · Underground Patio, Stefano Larotonda, Rovagnate (2021)

Quando si dice il cielo in una stanza. In Brianza – a Rovagnate, in provincia di Lecco – il comasco Stefano Larotonda di LAST architettura progetta nuove spazialità nel seminterrato di un’abitazione, per connettere il livello superiore a quello inferiore e ospitare un patio, un’area di passaggio e convivialità e permettere alla luce di entrare nel volume. Tagli geometrici e scoscese pareti in cemento racchiudono lo spazio donandogli segretezza. Una grande apertura circolare presidia l’ingresso, invitando a oltrepassarla per entrare in un mondo privato e nascosto. 

Underground Patio è un un intervento su minima scala, in perfetto equilibrio fra le parti e il contesto, un progetto che «esplora tutte le specifiche esigenze del cliente e le sintetizza in un unico gesto essenziale: lo scavo di una fossa per definire il tutto. I muri in cemento sono stati formati usando assi di legno verticali, successivamente sottoposte a sabbiatura. Il pavimento è ricoperto in cemento e ghiaia ricordando le tonalità del paesaggio montuoso circostante, mentre la stanza è delimitata da una serie di partizioni colorate in verde bosco». 

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ITALIA · Underground Patio di Stefano Larotonda Rovagnate, LC (2021) 
Photo credit © Marco Cappelletti

Premi nazionali Italia

GRANDI OPERE DI ARCHITETTURA
Balance Architettura · Bicocca SUPERLAB Milano (2022)

L’intervento ha previsto la riqualificazione di una stecca per uffici di 6.500 metri quadri a Milano, nel quartiere Bicocca. L’edificio, lungo circa 100 metri – e per questo soprannominato “grattacielo orizzontale” – ospitava gli ex uffici della storica Breda Siderurgica, rinomata fabbrica metallurgica milanese.

Poiché l’obiettivo da subito è stato preservare la memoria industriale dell’edificio, aggiungendo il meno possibile e lavorando sui flussi e sulle funzioni interne, invece di demolirne i 4 piani fuori terra preesistenti, i torinesi Balance hanno preferito proporre una ristrutturazione completa, che però mantenesse la struttura in ferro esistente, evidenziando questa tensione costruttiva fin dall’inizio. Una carpenteria metallica talmente efficiente che dai calcoli strutturali è emerso non vi fosse un kg di ferro in più rispetto a quanto staticamente necessario. Mantenuta, nei piani superiori è stata colorata – verde, giallo, corallo – utilizzando le nuance cromatiche come espediente per astrarre la struttura esistente e dare peso alla contemporaneità della scelta architettonica.

Ma il vero plus di questo edificio (LEED Gold Compliant) è che la sua facciata è costituita da montanti esterni in gomma siliconica trasparente e riciclabile, un prototipo sviluppato sperimentalmente per questo progetto (e poi brevettato). La scelta della gomma? “Deriva dalla nostra voglia di sperimentare, oltre che dal luogo e dal carattere evocativo del contesto. Ci troviamo infatti nella zona in cui è nata Pirelli.” La sommità, infine, è stata modificata attraverso un innalzamento di 4 metri, permettendo al tetto di diventare un piano utilizzabile con aree sociali e vegetazione. Così come il cortile, riqualificato con nuove aree verdi, un progetto paesaggistico e una nuova viabilità, pedonale e ciclabile.

ITALIA · Bicocca SUPERLAB  di Balance Architettura, Milano (2022)
Photo credit © Beppe Giardino, Philipe Dujardin

ARCHITETTURA RESIDENZIALE SU PICCOLA SCALA
DEMOGO · Bivacco Fanton, Auronzo di Cadore (2021)

Di questo progetto, la giuria ha apprezzato “l’instabile equilibrio della forma esterna in giustapposizione con l’asprezza del paesaggio alpino, oltre alla pianta, che sfruttando il terreno inclinato, prende la forma di una sequenza di spazi connessi da scalini che culminano in un’ampia apertura terrazzata che si affaccia sulla valle sottostante.”

Il Bivacco Fanton, realizzato dai trevigiani DEMOGO, è un’architettura estrema: si trova infatti a 2.700 metri sopra il livello del mare, in un luogo di straordinaria bellezza fatto di roccia, vento e neve, sull’aspro e selvaggio gruppo delle Marmarole, nelle Dolomiti. Un’opera complessa ma volumetricamente minuta, dalla forma tubolare, che trova una sua dimensione nella possibilità di amplificare la sfera percettiva: abitarla significa porsi tra le lenti di un cannocchiale, stabilendo una connessione fortissima con la natura che viene inquadrata. 

«È un’eccezionale opera architettonica dal profilo fortemente inclinato, che si adatta all’orografia del territorio, dando una sensazione di precarietà. Se dall’esterno il progetto sembra essere alla mercé delle intemperie e della natura circostante, all’interno il legno grezzo offre comfort, calore e sicurezza».

ITALIA · Bivacco Fanton di DEMOGO, Auronzo di Cadore (2021) 
Photo credit © Iwan Baan

BMIAA · BigMat International Architecture Award
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