L’Italia nel Golfo, perché Vision 2030 è una grande occasione. Lo spiega Murelli

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 


“Vision 2030 permetterà l’apertura dell’Arabia Saudita verso scambi commerciali ed economici con gli altri Paesi, come l’Italia. Una grande opportunità perché ci sarà innovazione in tutti i settori, partendo dalla costruzione delle infrastrutture, passando per la creazione di nuove città e finendo a un settore importantissimo come l’agricoltura”. Intervista alla senatrice membro del Gruppo di amicizia interparlamentare Italia-Arabia Saudita, Elena Murelli

11/02/2025

“Vision 2030 permetterà l’apertura verso scambi commerciali ed economici con gli altri Paesi, come l’Italia. Diventa quindi una grande opportunità perché l’Arabia Saudita si trasformerà: ci sarà innovazione in tutti i settori, partendo dalla costruzione delle infrastrutture, passando per la creazione di nuove città e finendo ad un settore importantissimo come l’agricoltura”. Lo dice a Formiche.net la senatrice leghista Elena Murelli, membro del Gruppo di amicizia interparlamentare Italia-Arabia Saudita che ha visitato in più di un’occasione il Paese. Questa partnership strategica è stata rafforzata ancora di più dall’accordo sottoscritto durante l’ultima visita della premier Giorgia Meloni in KSA. Pochi giorni fa inoltre c’è stato l’Italian arab business forum, Annual Meeting organizzato dalla Joint Italian Arab Chamber of Commerce (JIACC) per promuovere e rafforzare i legami economici e industriali tra l’Italia e i Paesi del mondo arabo.

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

Come cresce il rapporto dell’Italia con Arabia Saudita?

Tramite due canali, uno governativo che porta avanti la premier Giorgia Meloni e l’abbiamo visto con i grandi risultati raggiunti dopo la sua missione a Gedda (come per esempio l’accordo da 10 miliardi per progetti di sviluppo) e uno istituzionale che portiamo avanti con l’intergruppo parlamentare di amicizia tra Italia e Arabia Saudita. Abbiamo fatto una visita in loco l’anno scorso per incontrare i nostri omologhi del Parlamento e parlare di un dossier che, purtroppo, era rimasto fermo da una parte a causa del Covid e dall’altra per il cambio di governo. Quindi abbiamo ripreso le relazioni per poter essere a fianco sempre di più delle nostre aziende.

Con quali risultati?

Siamo riusciti a togliere la doppia tassazione e a ottenere una serie di facilitazioni per le nostre aziende. Non c’è più un obbligo dal punto di vista legislativo di assumere personale locale. Quindi è molto più semplice adesso aprire un’azienda anche dal punto di vista gestionale ed organizzativo.

Quali sono i prossimi passi?

Teniamo in piedi continuamente le relazioni sia con il Parlamento che con il corrispondente Saudi Business Council che è pari alla nostra Confindustria. L’anno scorso il Saudi ha organizzato una missione in Italia: una delegazione di aziende è stata a Roma e a Napoli. Quest’anno invece verrà una delegazione di aziende a Milano e a Torino alla fine di aprile. Stiamo organizzando il tutto in modo tale che le aziende visitino anche le nostre aziende in Lombardia e in Piemonte. Sarà un momento di utile confronto come conseguenza della visita del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana a Gedda. Aggiungo anche l’evento di Cernobbio che viene organizzato a settembre dal ministero degli Investimenti. L’anno scorso, il 3 settembre, il ministro è stato chiaro e ha presentato il nuovo portale di supporto per tutti i tipi di aziende che vogliono investire in Arabia Saudita. L’elemento molto positivo che ha annunciato il ministro è che le aziende italiane vengono considerate a tutti gli effetti come le aziende saudite. Quindi possono accedere agli stessi fondi per la creazione di start up nel Paese.

Come si intreccia questo impegno con il Progetto Vision 2030?

Come è noto, si tratta di un progetto molto ambizioso e che è stato pensato direttamente dal re per poter andare a rimodernare il Paese e andarlo a cambiare da tutti i punti di vista. La prima volta che io sono andata in visita in Arabia Saudita mi è stato presentato proprio in occasione di una conferenza delle Nazioni Unite dedicata alle donne e quindi sono state proprio le donne che ci hanno illustrato i vari cambiamenti che il progetto avrebbe portato nelle loro vite in tutti i settori, partendo direttamente dall’educazione e quindi nelle scuole, vedendolo sia dal punto di vista della formazione degli alunni sia degli insegnamenti. Inoltre anche negli ospedali, nelle carriere professionali mediche e nella Pubblica amministrazione.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Quali nuove opportunità si apriranno?

Vision 2030 permetterà l’apertura del Paese verso scambi commerciali ed economici con gli altri Paesi, come l’Italia e quindi diventa una grande opportunità perché con Vision l’Arabia Saudita si trasforma: ci sarà innovazione in tutti i settori, partendo dalla costruzione delle infrastrutture, passando per la creazione di nuove città e finendo ad un settore importantissimo come l’agricoltura. L’Arabia Saudita non è solo deserto, ci sono montagne dove nevica e ci sono coltivazioni di olive: grazie a Vision quindi si aprirà una collaborazione a 360 gradi con l’Italia. Per questa ragione stiamo organizzando nuove missioni italiane in loco, su diretta sollecitazione dell’ambasciatore italiano Carlo Baldocci: è importante per la continuità organizzare una prossima missione, altrettanto per la continuità con le aziende.

Come Gedda guarda al tessuto produttivo italiano?

Con estremo interesse. Gli imprenditori sauditi hanno verso l’Italia molta attenzione per quanto riguarda l’artigianalità, la qualità e la professionalità: in tutte le missioni ci è stato sottolineato quanto sia importante per loro avere aziende italiane che investono in Arabia Saudita dal punto di vista commerciale, produttivo e qualitativo. La qualità dei prodotti italiani è considerata veramente il top, per cui loro preferirebbero lavorare con le aziende italiane in primis, anche se sono medie e piccole imprese. Esiste una linea di investimento dedicata alle piccole e medie imprese che il ministro degli Investimenti ha lanciato lo scorso settembre proprio per incentivare questa richiesta.

Quali tipi di supporto ci sono?

Naturalmente Ice e Sace, e la nostra ambasciata: vorrei sottolineare la professionalità dei nostri ambasciatori e dei nostri funzionari, sono loro in primis che hanno in mano la concretezza del Paese e sanno esattamente quali sono i mercati e quali sono gli sbocchi. Credo che andrebbero usati maggiormente e non solo quando ad esempio un’azienda ha dei problemi per recupero crediti o noie burocratiche. Ma non è tutto.

Ovvero?

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Aggiungo il lavoro portato avanti anche da un altro intergruppo parlamentare, quello dei Paesi del Golfo, guidato dall’onorevole Caiata. Siamo stati in visita a novembre e lì, oltre all’ambasciatore molto bravo, ho trovato utile l’Italian Business Council e il contributo dell’Ice. Tutto ciò ci ha portato a fare un’analisi del mercato di Dubai per valutare nuove opportunità per l’Italia. Il sovrano di Dubai ad esempio si è chiesto, nel momento in cui è scoppiata la guerra tra l’Ucraina e la Russia, quanto tempo il suo Paese sarebbe sopravvissuto senza i rifornimenti dall’estero. Lo studio ha dimostrato che Dubai sarebbe indipendente solo per due mesi.

Allora il sovrano cosa ha fatto?

Ha deciso di investire sull’agricoltura e quindi ha messo in atto alcuni progetti per sviluppare l’agricoltura nel deserto tramite le serre. Questo è un altro tipo di collaborazione che si potrebbe sviluppare con l’Italia. Inoltre abbiamo visitato altri Stati dove si stanno sviluppando nuove città, tra cui quella di Ras Al Khaimah, che si affaccia sul Golfo Persico. La nuova città sarà costruita in modo tale che la temperatura sarà di sette gradi in meno rispetto alla temperatura normale: sarà l’unica città al mondo totalmente green mettendo in piedi tutti i sistemi più innovativi e le aziende italiane specializzate potrebbero benissimo collaborare insieme a quelle emiratine in questo mega progetto. Si tratta di una nuova occasione che va portata a conoscenza anche delle nostre associazioni come Confindustria Confapi e Cna.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link