Muore in sella alla sua moto, dopo essersi scontrato con un fuoristrada. Sotto accusa per omicidio stradale il conducente dell’auto, un uomo di 68 anni di Bolognola. Ieri in tribunale a Macerata si è svolta l’udienza preliminare davanti al giudice Daniela Bellesi e al pm Francesco Carusi, ma è stata rinviata al 22 gennaio perché è stata chiamata in causa, come responsabile civile, anche l’assicurazione. L’incidente era avvenuto il 22 aprile dell’anno scorso a Valfornace. Vinicio Aristei, padre 40enne di Foligno residente da anni a Terni, stava percorrendo la strada provinciale 99 in direzione di Fiordimonte, in sella alla sua Bmw, con altri amici motociclisti. Intorno alle 15, all’altezza di una curva, il 40enne era finito contro un Land Rover che procedeva nel senso di marcia opposto. Il mezzo sarebbe entrato in collisione con la parte sporgente della testata di sinistra del motore della moto. La ruota anteriore della moto era stata scagliata contro il parafango dell’auto. Il centauro avrebbe urtato prima contro il cofano, poi con il casco contro il parabrezza e il montante. Infine era stato sbalzato in avanti. Il 40enne era morto sul colpo a causa della gravi lesioni, tra cui un trauma cranico e un trauma addominale.
Il conducente della Land Rover, Stefano Lancellotti, accusato di omicidio stradale, è difeso dagli avvocati Claudio Carbonari e Marco Melappioni. I familiari del centauro scomparso tragicamente si sono costituiti parte civile.
Chiara Marinelli
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link