Citroen 2CV: è ora del restyling di un’auto iconica?

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Il settore automobilistico sta vivendo una grande operazione nostalgia, con tanti acclamati remake di modelli mitici della storia delle quattro ruote. Sarà la volta anche dell’iconica Citroën 2CV?

Le voci che circolano sul possibile ritorno della 2CV sono diverse e contrastanti, eppure numerosi appassionati si sono già scatenati in rendering fantasiosi a metà strada tra il retrò e il futuristico.

Cerchiamo di comprendere cosa sta succedendo, ripercorrendo anche la storia di questa mitica vettura.

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Il ritorno della Citroën 2CV: le notizie trapelate

Le voci più insistenti, riportate dal sito inglese specializzato Autocar, segnalano che i vertici della casa automobilistica potrebbero essere già al lavoro. Pierre Leclercq, responsabile del design dell’azienda, intervistato sull’argomento non si è sbilanciato troppo e ha affermato che gli stili retrò non sono completamente esclusi dalla loro visione. Per gli aspetti tecnici, si ipotizza già il probabile utilizzo della piattaforma Smart Car di Stellantis e la propulsione fornita da un moderno motore elettrico.

Altre voci, invece, smentiscono categoricamente questa ipotesi sottolineando come l’azienda sia impegnata su altri modelli. Nelle utilitarie del segmento B, infatti, è già presente la C3, appena arrivata in versione elettrica e, per chi ama utilizzare la mobilità sostenibile, è disponibile la piccola Citroën Ami, il quadriciclo elettrico con due posti dotato di un cavo per la ricarica elettrica a bordo.

Difficile quindi immaginare il posizionamento di un ulteriore modello che potrebbe andare in concorrenza con la stessa C3, a meno che non si vada ad inserire nel segmento A, quello delle citycar. Potrebbe trattarsi allora di una proposta con un prezzo altamente competitivo, vista anche la concorrenza delle auto cinesi. Soluzione che al momento però sembra di difficile realizzazione.

Un’altra ipotesi ancora è quella che vede una versione più modaiola della vettura, dedicata ai nostalgici del modello, con un prezzo più alto e indirizzato a un target ristretto di possibili acquirenti. Un remake che sembrerebbe molto distante dalla strategia Citroën e dalle linee futuristiche della Concept Oli, presentata l’anno scorso.

A spingere per il suo ritorno però potrebbe anche contribuire l’uscita di remake di successo, come nel caso della Renault 5, premiata come Car of the Year 2025 e già molto apprezzata dal mercato con un boom di vendite.

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Nell’attesa di avere informazioni più chiare ripercorriamo, a grandi tappe, la storia di questo modello iconico.

La storia della mitica Citroën 2CV

Sono passati quasi 35 anni dalla fine della produzione del modello francese dopo un successo incredibile e 5,1 milioni di esemplari prodotti. La Citroën 2CV ha rappresentato un’epoca: una vettura semplice ed economica, introdotta sul mercato per contribuire alla diffusione di massa delle auto, diventata poi la vettura preferita di più di una generazione.

La nascita di questo capolavoro si deve a Pierre-Jules Boulanger che guidò le fabbriche di André Citroën. Dopo un’attenta analisi di mercato, comprese che la popolazione aveva bisogno di una vettura robusta per percorrere le strade sconnesse, comoda per i piccoli spostamenti, dotata di consumi ridotti e con una velocità limitata.

Nacque così nel 1948 la TPV, Toute Petite Voiture (auto molto piccola), che diventerà la 2CV: una vettura dal design iconico, con motore di 375 cc a due cilindri contrapposti raffreddati ad aria, con la velocità massima di 60 Km/h e un consumo di tre litri di carburante per cento chilometri.

Arrivano nuove versioni e nuovi motori

Fu un successo straordinario, le versioni si moltiplicarono negli anni così come le richieste: nel 1960 arrivò la versione 4X4, ribattezzata Sahara. Nel 1981 la Charleston, un omaggio ai folli anni venti e nel 1986 la Cocoricò a tre colori. Nel 1988 infine la versione Perrier dedicata alle acque minerali. Anche la motorizzazione è cambiata nel tempo, passando da 12 a 35 CV, così come la velocità, da 60 a 120 Km/h.

Più di tutti ha contribuito al suo successo la versione Charleston che ha sostenuto la produzione fino agli anni ’90. L’ultima unità è stata prodotta il 27 luglio 1990 ma l’auto era già entrata nella leggenda e nel cuore di molti appassionati e collezionisti.

Anche Citroën non l’ha mai dimenticata e nel 2009 ha presentato un omaggio alla 2CV con la concept car REVOLTe, ricevendo un buon entusiasmo di pubblico. Negli anni successivi si era parlato anche di una possibile commercializzazione entro il 2014 ma il progetto non è stato poi portato avanti.

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Citroën 2CV: un ritorno davvero possibile?

Tutto può ancora succedere e, secondo altre voci, il ritorno della “deux chevaux” potrebbe avvenire per il 2028, in modo da celebrare gli 80 anni dalla sua nascita.

Riportare in vita il modello così come era è impensabile ai giorni nostri: basti pensare alle normative sugli ADAS e agli standard per le emissioni di CO2 delle auto, tanto per citare qualche esempio.

Eppure, proprio la semplicità delle linee e la leggerezza della sua struttura potrebbero costituire la base perfetta per elaborare una nuova versione da introdurre nel mercato delle auto elettriche con un prezzo contenuto.

Articolo Modificato Il:13 Febbraio 2025



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