Il prestito personale può essere definito come un vero e proprio jolly finanziario che ha aiutato, e continua ad aiutare, milioni di persone a trasformare idee, necessità e ambizioni in realtà. È più di un semplice trasferimento di denaro: è un ponte verso opportunità che altrimenti resterebbero irraggiungibili.
Immagina di voler rinnovare la tua casa, regalarti un viaggio indimenticabile o affrontare una spesa improvvisa senza dover attingere ai tuoi risparmi: tale strumento ti offre la possibilità di accedere rapidamente alla liquidità necessaria, con la libertà di decidere come utilizzarla.
Prima di scegliere, però, è fondamentale conoscere a fondo i dettagli di questa soluzione e confrontarla con alternative come i finanziamenti finalizzati o i mutui. Nel corso di questa mini guida scopriremo insieme tutti gli aspetti del prestito personale: dalle sue caratteristiche uniche alle tipologie più diffuse, passando per i consigli su importo e durata.
Cos’è il prestito personale?
Il prestito personale è una forma di finanziamento concessa da istituti di credito o società finanziarie a persone fisiche, che lo utilizzano per finalità non vincolate. A differenza del finanziamento finalizzato, il richiedente riceve una somma di denaro direttamente sul proprio conto, decidendo liberamente come spenderla.
Le caratteristiche principali di un prestito possono essere così riassunte:
- Importo fisso: la somma richiesta, in genere compresa tra 1.000 e 50.000 euro.
- Tassi di interesse: definiti da TAN (Tasso Annuo Nominale) e TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), che rappresentano il costo complessivo del finanziamento.
- Piano di ammortamento: prevede rate mensili di importo fisso, stabilite in base alla durata del prestito.
La richiesta di un prestito personale è semplice e veloce: può essere effettuata in banca, presso società finanziarie o online, con un preventivo gratuito ottenibile in pochi minuti.
Differenza tra prestito personale e finanziamento finalizzato
Uno degli errori più comuni è confondere il prestito personale con il finanziamento finalizzato, ma le differenze esistono e sono sostanziali. Il prestito personale ti offre libertà assoluta: ricevi il denaro sul tuo conto corrente e decidi tu come utilizzarlo, senza alcun vincolo. Al contrario, il finanziamento finalizzato è legato a uno scopo preciso, come l’acquisto di un’auto o di un elettrodomestico. In questo caso, la somma non viene accreditata a te ma direttamente al venditore.
Immagina di essere in un negozio di elettronica e voler acquistare un nuovo televisore. Il finanziamento finalizzato potrebbe includere tassi agevolati o promozioni specifiche, ma non ti consentirà di utilizzare la somma per altro. Con un prestito personale, invece, sei tu a decidere.
Prestito personale e mutuo
Anche il mutuo rappresenta una forma di finanziamento, ma le sue caratteristiche lo differenziano nettamente dal prestito personale. Innanzitutto, il mutuo è generalmente utilizzato per acquistare, costruire o ristrutturare un immobile e prevede importi e durate molto superiori e richiede la stipula di un’ipoteca sull’immobile come garanzia per l’istituto di credito, mentre il prestito personale non necessita di garanzie reali.
Inoltre, il piano di ammortamento del mutuo può estendersi fino a 40 anni, rispetto ai 10 anni massimi previsti dal prestito personale. Infine, il tasso di interesse del mutuo può essere fisso, variabile o misto, offrendo una maggiore personalizzazione rispetto al prestito personale, che solitamente prevede tassi fissi.
Tipologie di prestito
Esistono diverse tipologie di prestito, ognuna con caratteristiche e finalità specifiche. Ecco una panoramica delle principali:
- Prestito personale: per spese generiche senza vincoli di destinazione.
- Finanziamento finalizzato: per acquisti specifici come auto o elettrodomestici.
- Cessione del quinto: riservato a dipendenti e pensionati, con rate trattenute direttamente dalla busta paga o pensione.
- Prestiti senza busta paga: per chi non dispone di un reddito fisso ma offre garanzie alternative.
- Prestiti tra privati o infruttiferi: accordi diretti tra individui, talvolta senza interessi.
- Mutuo: per investimenti immobiliari o progetti di grande portata.
- Prestito cambializzato: con rate pagabili tramite cambiali.
- Prestito d’onore: pensato per studenti o giovani imprenditori.
- Prestito chirografario: senza garanzie reali, basato sulla firma del richiedente.
- Consolidamento debiti: per accorpare più prestiti in un’unica rata mensile.
- Prestito giovanile: mirato a sostenere giovani e neodiplomati.
- Prestito a fondo perduto: finanziamenti che non richiedono restituzione, spesso erogati da enti pubblici.
- Mutuo consolidamento debiti: per unire debiti ipotecari e personali.
Tali opzioni rispondono a esigenze diversificate in modo da permettere agli interessati di poter scegliere la soluzione che più si adatta alle proprie esigenze.
Importo e durata del prestito
L’importo e la durata di un prestito personale sono variabili e dipendono dalle esigenze del richiedente e dalla sua capacità di rimborso. Generalmente l’importo minimo richiedibile è di 1.000 euro, mentre difficilmente si supera la soglia massima di 50.000 euro. Viene concesso dai 6 mesi ai 10 anni. In quest’ultimo caso, si estingue con 120 rate mensili. L’ammortamento può essere modificato con estinzione anticipata totale o parziale, tagliando il numero di rate o l’importo complessivo degli interessi.
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