Nuove polemiche in Regione sul tema della sanità, uno dei più caldi degli ultimi mesi. Ad attaccare la giunta Bucci è Selena Candia, capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra (Avs) in consiglio regionale: “All’ospedale San Martino – sostiene – sono stati interrotti i corsi pre-parto e al Micone di Sestri Ponente è stato chiuso il centro prelievi”.
La consigliera regionale afferma: “Il San Martino ha fermato da circa due settimane i corsi preparto e non si sa quando ripartiranno. Questo succede perché nel più grande ospedale della Liguria mancano le ostetriche e le poche in servizio, giustamente, sono dedicate alle urgenze. Intanto i futuri genitori si ritrovano senza uno strumento importante per gestire la gravidanza, il parto e l’allattamento dopo il ritorno a casa”.
Secondo Candia: “La Liguria si dimentica dei genitori e delle famiglie. Manca personale sanitario, gli asili nido sono pochi, i poli 0-6 sono inesistenti e le donne con figli lavorano meno, tra part-time, dimissioni e lavoro di cura. Il congedo parentale retribuito al 100% è un miraggio, le adozioni sono complicate, la procreazione assistita è limitata e la discriminazione verso le famiglie arcobaleno è feroce. Questa ennesima falla del sistema sanitario ci farà lottare con ancora più forza. La mancanza di ostetriche nel principale ospedale della Liguria è inaccettabile e chiederemo subito spiegazioni in consiglio regionale”.
Un altro problema sembra coinvolgere invece l’ospedale Micone di Sestri Ponente: “Situazione grave – sottolinea ancora Candia -, è stato chiuso il punto prelievi. Siamo al fianco degli abitanti del quartiere, che si sono mobilitati contro questa decisione. Parliamo di un servizio essenziale per la popolazione, che ha una valenza sanitaria e sociale, soprattutto per le categorie più fragili. Purtroppo la giunta Bucci ha già fatto cadere la maschera: per cercare di colmare il buco di bilancio lasciato da Toti, compie la scelta sconsiderata di eliminare i servizi per i cittadini”.
La replica del San Martino
Sul corso pre parto è intervenuto, in replica alla consigliera Candia, l’ospedale San Martino con una nota: “La direzione sanitaria dell’Ospedale Policlinico San Martino assieme al direttore del dipartimento di ostetricia e di ginecologia, Claudio Gustavino e alla coordinatrice del personale ostetrico Arianna Amidani sottolineano che la temporanea decisione di sospendere i corsi di accompagnamento alla nascita, come già avvenuto in passato per ragioni strategiche, è stata presa per ottimizzare la nuova organizzazione del percorso parto che riveste caratteristiche innovative in termini di umanizzazione e qualità dei servizi. In tal senso nel 2024 sono state assunte 32 ostetriche e ulteriori 10 unità saranno integrate a breve. Si prevede pertanto che i corsi di preparazione al parto riprenderanno entro la fine del mese di febbraio”.
La risposta dell’assessore Nicolò
“Chi parla di tagli o è in malafede o non sa di cosa sta parlando”. L’assessore alla Sanità Massimo Nicolò replica così alle parole della consigliera regionale di opposizione Candia. “I corsi di preparazione al parto al Policlinico San Martino riprenderanno entro la fine di febbraio – spiega ancora l’assessore – Come già spiegato dall’ospedale la decisione è solo temporanea e serve per ottimizzare la nuova organizzazione del percorso parto che sarà più innovativo rispetto al passato”. Poi la puntualizzazione dell’assessore Nicolò sull’ospedale di Sestri Ponente: “Quella del centro prelievi dell’Ospedale Micone è una chiusura temporanea finalizzata a un percorso riorganizzativo sul territorio, al fine di non creare disagi al cittadino il servizio è sempre garantito poiché contestualmente è stato potenziato il centro prelievi di via Soliman, che ha sede nel medesimo quartiere. Presso il polo di via Soliman è stato incrementato con 30 unità il forcing quotidiano di prelievi mantenendo così i tempi di attesa a Cup invariati, oltre ad applicare l’accesso diretto per INR, donne in gravidanza e pazienti oncologici. Presso l’Ospedale Micone sono stati mantenuti gli esami ematici ‘curva da carico glicemico’ per donne in gravidanza e pazienti diabetici. La consigliera regionale, prima di fare attacchi scomposti, farebbe dunque bene a documentarsi evitando quel populismo che purtroppo non aiuta a migliorare la nostra sanità”.
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