Dopo l’approvazione in Commissione Bilancio, il Dl fiscale legato alla manovra finanziaria è stato approvato anche dal Senato con 100 sì, 46 no e un astenuto. Tra le misure più attese c’è anche quella relativa al Bonus Natale da 100 euro per i lavoratori dipendenti. Ora il provvedimento, che deve essere convertito in legge entro il 18 dicembre, passa all’esame della Camera.
LE MISURE DEL DL FISCALE
Tante le misure contenute nel Dl fiscale approvato dal Senato, tra le quali la possibilità di rateizzare nel 2025 l’acconto fiscale di novembre, un incremento di quasi 4,69 miliardi per il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali relativi a Transizione 4.0, l’incremento di 20 milioni di euro del fondo per lo straordinario di polizia e forze armate, la possibilità di aderire al concordato preventivo fino al 12 dicembre.
BONUS NATALE ANCHE PER I GENITORI SINGLE
Il Dl fiscale legato alla manovra ha ampliato la platea degli italiani che riceveranno il Bonus Natale da 100 euro. Lo riceveranno 4,6 milioni di lavoratori dipendenti nella busta paga di dicembre insieme alla tredicesima mensilità. A riceverlo, infatti, saranno anche i single con figli a carico. La misura (non cumulabile all’interno della stessa famiglia) è destinata ai lavoratori dipendenti con un reddito complessivo di 28mila euro. L’ultima modifica al provvedimento ha eliminato la necessità di avere il coniuge a carico: per avere il Bonus Natale basterà avere almeno un figlio a carico, a patto che l’età del figlio non sia superiore a 24 anni.
COME OTTENERE IL BONUS NATALE DA 100 EURO
Per fare domanda sarà sufficiente presentare al proprio datore di lavoro un’autocertificazione per confermare il possesso di tutti i requisiti e presentare il codice fiscale del figlio o dei figli a carico. Per i dipendenti pubblici i termini per presentare la domanda sono scaduti il 22 novembre, ma chi non ha fatto in tempo potrà recuperare l’importo nella dichiarazione dei redditi 2025 sotto forma di detrazione fiscale. Per i dipendenti privati, invece, i termini sono a discrezione dell’azienda e del datore di lavoro.
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