I lavori in piazza Risorgimento e nell’area ex terminal bus saranno completati a dicembre 2025. È questa la nuova scadenza indicata nell’ultimo cronoprogramma inviato nei giorni scorsi dal Comune di Benevento alla presidenza del Consiglio dei ministri in sede di verifica periodica di attuazione del «Programma periferie». Sei mesi in più della precedente deadline fissata al 30 giugno del prossimo anno, slittamento che del resto era prevedibile alla luce dei ritardi conseguenti alla delocalizzazione dello stazionamento dei pullman extraurbani e del mercato. E da Roma non sono stati opposti dinieghi, come certifica il recente accredito della rata di finanziamento del programma. Per la rendicontazione amministrativa ci sarà poi tempo fino a dicembre 2026.
L’AUDIZIONE
Tema che è stato al centro ieri mattina della seduta della commissione consiliare Lavori pubblici convocata dal presidente Luigi Scarinzi per fare luce sulle accuse di «cantiere lumaca» già piovute sull’intervento a un mese dallo start. «I lavori sono regolarmente partiti e stanno rispettando la tabella di marcia», ha assicurato il responsabile del procedimento Carmelo Savignano in audizione. «Dalla consegna delle aree alla ditta affidataria – ha poi spiegato il funzionario comunale – sono state eseguite le attività propedeutiche all’avvio operativo dei lavori: perimetrazione, verifica delle interferenze, interventi sui sottoservizi e sulle utenze. Si è poi dato avvio alla rimozione dei percorsi pedonali e delle pavimentazioni, delle postazioni per il bike sharing e della colonnina per la ricarica dei mezzi elettrici, ubicati sul versante di piazza Risorgimento prospiciente il palazzo ex giudice di pace. Analogamente si è proceduto per l’area ex collegio La Salle, nella quale sarà necessaria anche un’attività di sorveglianza archeologica in relazione allo scavo per la costruzione del parcheggio multipiano. Nei prossimi giorni in entrambi i segmenti del cantiere si procederà alla rimozione completa della pavimentazione». Come si ricorderà, sul finire di luglio l’appalto da 5,3 milioni fu aggiudicato alla D.N. Costruzioni di Cercola che sbaragliò l’agguerrita concorrenza di 22 competitor anche in virtù dell’offerta migliorativa sui tempi di esecuzione, ridotti a 230 giorni lavorativi. Malgrado lo “sconto”, però, il cantiere non avrebbe potuto centrare la iniziale scadenza fissata al 30 giugno. Di qui l’aggiornamento richiesto e ottenuto da Palazzo Mosti.
I DUBBI
Le perplessità sullo svolgimento dei lavori erano andate crescendo in città di giorno in giorno dopo la partenza avvenuta il 28 ottobre. Oltre al posizionamento della recinzione, ai più non è sembrato di vedere particolare attivismo nell’area dell’ex parcheggio che dovrà diventare luogo di aggregazione, né in quella sottostante fino a qualche giorno fa utilizzata dai bus e destinata a posteggio multipiano. La caduta delle transenne perimetrali provocata dal maltempo ha corroborato le perplessità rimbalzate anche via social, in quanto il casuale disvelamento ha mostrato la piazza in uno stato pressoché identico a quello precedente. Per consentire ai consiglieri di avere contezza diretta, Scarinzi aveva proposto di condurre un sopralluogo da parte della commissione. Opzione però scartata, su indicazione anche di Antonio Picariello, per ragioni di sicurezza. Rosetta De Stasio per Prima Benevento ha sollecitato maggiore illuminazione nottetempo in particolare per Piazza Risorgimento. Per il Pd Floriana Fioretti ha poi evidenziato la problematica relativa all’ingresso laterale della scuola elementare Mazzini: «Ci vengono segnalate – spiega la capogruppo dei democrat – grosse criticità per i genitori e per i bambini, costretti ad assieparsi su uno strettissimo marciapiedi occupato anche dal telaio di un impianto pubblicitario, con buche che si riempiranno d’acqua alle prime piogge. La carreggiata è assai ristretta. Occorre intervenire per lenire i disagi e garantire sicurezza». Vincenzo Lauro per la maggioranza ha anticipato a tale riguardo che si prevede la collaborazione con i “nonni civici” per il presidio delle scuole. E in tema di servizi e disagi, Vincenzo Sguera ha ribadito la questione riguardante la fermata bus di via Mustilli, chiedendo la realizzazione di elementi di arredo urbano che rendano più agevole e confortevole la fruizione degli utenti, in particolare studenti.
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