Nonostante un progresso significativo, persistono difficoltà pratiche e lentezze autorizzative. Il 17% non è ancora connesso. E le colonnine in autostrada sono appena 1000 su 60mila
L’Italia ha superato quota 60mila colonnine e si conferma tra i paesi più avanzati in Europa sul fronte dell’infrastruttura di ricarica per EV. Ma nonostante il primato, sulle colonnine per auto elettriche il Belpaese rischia di sprecare un’occasione. Difficoltà pratiche e lungaggini autorizzative potrebbero impedire di sfruttare completamente i fondi disponibili con il PNRR.
“Le criticità pratiche nell’utilizzo dei fondi PNRR rischiano di vanificare l’enorme potenziale di uno strumento in grado di moltiplicare le colonnine super veloci sul territorio italiano, specialmente al Sud e nelle cosiddette aree a fallimento di mercato, dove è indispensabile lavorare sulla capillarità della rete”: è il messaggio lanciato dal presidente di Motus-E, Fabio Pressi, in occasione del consueto aggiornamento dei dati principali sullo sviluppo del panorama nazionale della mobilità elettrica, che si riferisce alla situazione in Italia al 30 settembre 2024.
Infrastruttura ricarica EV: a che punto è l’Italia?
In totale, alla fine del 3° trimestre 2024, in Italia erano installati 60.339 punti di ricarica. La quota maggiore è ancora concentrata al Nord (58%), la parte restante è quasi equamente divisa tra Centro (20%) e Sud e isole (22%). Lombardia, Lazio e Piemonte sono sul podio per volumi assoluti di colonnine, Roma, Milano e Napoli sono le prime tre città.
Oltre alle disomogeneità geografiche, la distribuzione sul territorio delle colonnine è ancora carente per quanto riguarda le autostrade. Degli oltre 60mila punti ricarica, solo 1.057 si trovano sulla rete autostradale. La tendenza è comunque positiva: sono più che triplicati dal 2022.
La panoramica di Motus-E evidenzia, ancora una volta, il tema del gap tra colonnine installate e colonnine pienamente attive. Il 17,8% dei punti di ricarica, infatti, risulta ancora in attesa di connessione. Pesano le lentezze procedurali.
La tabella seguente riassume i dati principali sull’infrastruttura di ricarica per EV in Italia al 30 settembre 2024:
Categoria | Dati al 30 settembre 2024 |
Numero totale di colonnine | 60.339 |
Aumento colonnine (ultimi 12 mesi) | +13.111, +27,8% |
Aumento colonnine (2024) | +9.661, +19,1% |
Aumento colonnine (ultimo trimestre) | +3.347, +5,9% |
Distribuzione geografica | Nord: 58% – Centro: 20% – Sud e Isole: 22% |
Tipologia | AC: 48.237 (80%) – DC: 12.102 (20%) |
Numeri colonnine per potenza | 50-149 kW: 8.536 – ≥150 kW: 3.566 |
Numero colonnine in autostrada | 1.057 (86% DC, 64% ≥150 kW) |
“In un contesto in profonda evoluzione in cui l’industria ha più che mai bisogno di certezze per pianificare gli investimenti, la rete di ricarica rappresenta un punto di partenza decisivo, a cui auspichiamo vengano affiancati quanto prima gli incentivi programmatici alla domanda di veicoli preannunciati dal Mimit nel Tavolo Automotive di agosto”, afferma Fabio Pressi.
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