I sindaci stiano tranquilli: il governo continuerà a finanziare gli investimenti degli enti locali.Liberando risorse, quantomeno pari a quelle stanziate l’anno scorso, quando a copertura del Fondo pluriennale vincolato erano stati messi a disposizione dei municipi 660 milioni. Quest’anno, però, oltre al ri-finanziamento del Fondo, vi sarà la possibilità di utilizzare una quota parte degli avanzi di amministrazione.
Un segnale che l’esecutivo vuole dare agli enti che hanno ben amministrato. Ad anticipare a ItaliaOggi il capitolo enti locali della prossima legge di bilancio è il sottosegretario all’economia Pier Paolo Baretta.
Domanda: Sottosegretario, i comuni sono in fibrillazione perché, al momento, non sembrerebbero esserci sufficienti certezze sul rifinanziamento del Fondo pluriennale vincolato, essenziale per garantire copertura agli investimenti locali. Sono timori fondati?
Risposta: Vorrei lanciare un messaggio ai sindaci: stiano tranquilli. E’ priorità del governo favorire la ripresa e il tema degli investimenti sarà il grande filo conduttore della legge di bilancio. Rilanceremo gli investimenti privati attraverso misure come il superammortamento e il bonus energetico esteso anche ai condomìni. Per quanto riguarda gli investimenti pubblici, invece, porteremo avanti, in modo parallelo, il rifinanziamento del Fondo pluriennale vincolato e l’utilizzo degli avanzi di amministrazione, tema, quest’ultimo, che col passaggio dal patto di stabilità al pareggio di bilancio non è più un tabù come nel passato.
D. Avete già quantificato le risorse in gioco?
R. E’ ancora prematuro parlare di cifre. L’impegno è garantire fondi quantomeno pari a quelli dello scorso anno. Non va dimenticato che quando si parla di investimenti, le risorse stanziate generano un impatto economico di gran lunga superiore. L’anno scorso, ad esempio, l’impatto fu tra il miliardo e mezzo e i due miliardi di euro.
D. I comuni saranno liberi di scegliere come investire i loro fondi o ci saranno settori e interventi che il governo intende privilegiare?
R. Anche su questo non abbiamo ancora preso decisioni certe, ma ci sono interventi in cima alle priorità del governo. Mi riferisco alla prevenzione del dissesto idrogeologico, agli interventi antisismici, alla manutenzione delle scuole. Gli investimenti di questo tipo potranno di sicuro godere di una corsia preferenziale nell’utilizzo degli avanzi. Sarà poi cruciale che gli enti capiscano l’importanza di associarsi per realizzare investimenti.
D. Si sta riferendo a qualche forma associativa in particolare, per esempio le fusioni, o a tutte?
R. Qualsiasi forma associativa va bene per fare investimenti. Certo, noi come governo non nascondiamo il nostro favor verso le fusioni che infatti abbiamo incentivato con l’eliminazione dei vincoli alle assunzioni e l’esonero dal pareggio di bilancio.
D. Anche i piccoli comuni che non hanno deciso di intraprendere il percorso verso la fusione reclamano, però, lo stesso trattamento. Nella proposta di legge Realacci, approvata in prima lettura mercoledì dalla camera, il tema delle semplificazioni non è stato volutamente toccato. E difficilmente lo sarà nella legge di bilancio che non potrà contenere norme ordinamentali. Preparerete un provvedimento parallelo come vi chiede l’Anci?
R. Confermo che ci stiamo lavorando e in quella sede affronteremo anche il tema delle semplificazioni del fisco locale.
D. Messa nel cassetto la local tax, c’è ancora molto altro da semplificare…
R. Certo, basti pensare ai canoni per l’occupazione degli spazi pubblici o all’imposta sulla pubblicità o all’Rc auto.
D. Sui giochi, conferma la volontà di arrivare entro il 20 ottobre a un’intesa con le regioni?
R. Questo è il nostro intendimento. Puntiamo ad eliminare le slot da bar e tabaccherie e a ridurre il tempo di gioco del 30%.
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