Nelle tre giornate d’asta saranno messi all’incanto 657 lotti, divisi in cinque sessioni di vendita.
La prima sessione (lotti 1-86) si apre con una raffinata selezione di 86 lotti tra Autografi, Manoscritti e Futurismo. Tra gli autografi si segnalano l’Abbozzo musicale dall’opera L’elisir d’amore di Donizetti (lotto 18, base € 1.200), la Dedica su spartito Rapsodies Hongroises di Listz (lotto 21, base € 700), una copia del primo inno nazionale russo (1855) con dedica del compositore L’vov, due telegrammi di Verdi, una lettera di Manzoni (lotto 23, base € 1.200) e un biglietto di Paul Celan (lotto 15, base € 700).
Tra i manoscritti spiccano: un delizioso libro d’ore rinascimentale di piccolissime dimensioni (lotto 26, base € 2.000); uno straordinario Manoscritto di astrologia medica della seconda metà del Quattrocento, con uno studio dell’urina e vari diagrammi (lotto 27, base € 1.000); alcuni fascinosi manoscritti alchemici, astronomici e cabalistici (si segnala quello sull’Arte aurifica, con parti dedicate alla pietra filosofale, lotto 39, base € 100); e quattro finissime miniature per commissioni dogali del XVI-XVII secolo (lotto 30, base € 1.800). Chiude la sezione una selezione di manoscritti orientali, dominata da un sontuoso Corano manoscritto e miniato a metà Ottocento (lotto 47, base € 5.000).
Per quanto riguarda invece la nostra immancabile sezione dedicata al Futurismo, composta da un piccolo nucleo di manifesti, libri e autografi (di Marinetti e Depero), segnaliamo: la rarissima placchetta della Mostra di ferroplastica del pittore Oswaldo Bot. (ca. 1933, lotto 64, base € 800) e Guerrapittura di Carrà (1915), prima edizione del testo fondamentale dell’interventismo e della teoria dell’arte futurista (lotto 66, base € 150).
La seconda sessione (lotti 87-200) si apre con una scelta di libri del Novecento, dominata da una copia della rarissima Esposizione Universale di Roma 1942 di Vittorio Cini, edizione di lusso con grandi tavole a colori di cui una di Sironi (lotto 93, base € 950), e da alcune imperdibili prime edizioni tra cui: i Canti Orfici di Campana (1914, lotto 91, base € 400), Ossi di seppia di Montale (1925, lotto 96, base € 400), Harry Potter e la Pietra Filosofale di J.K. Rowling (lotto 106, base € 400). Si segnala inoltre l’esemplare di Charmes di Valéry, appartenuto al legatore Canape e da lui splendidamente rilegato (proveniente dalla collezione di Tammaro De Marinis, lotto 110, base € 400).
Successivamente troviamo una raccolta di Facsimili tra cui spicca l’Hortus Eystettensis del Besler, il più bel florilegio d’inizio Seicento (lotto 117, base € 400).
A chiudere, un bel nucleo eterogeneo di Libri d’Artista, tra i quali segnaliamo: Dix eaux-fortes (1962) con 10 strepitose incisioni originali di Lucio Fontana, numerate a matita e firmate (lotto 152, base € 8.000); Hommage à Hans Arp (1966) uno dei 100 esemplari dell’edizione speciale, con il celebre port-folio completo delle 14 opere degli amici dell’artista (lotto 123, base € 500); e L’Albero Poeta (1966) di Guido Ballo, raccolta di versi, ornata da bellissime incisioni a colori di Baj, Crippa, Fontana, Pomodoro e altri (lotto 131, base € 440).
La ricca terza sessione (lotti 201-361) prende avvio con una scelta di opere di Caccia e pesca, tra le quali spiccano il rarissimo Il canto de gl’augelli di Antonio Valli (1601), primo libro italiano di ornitologia (lotto 222, base € 500) e un esemplare degli Oriental Field Sports di Thomas Williamson (lotto 223, base € 2.000), illustrato da spettacolari acquetinte colorate a mano.
Nella sezione di Storia locale italiana prevalgono le opere di interesse toscano, tra cui le Memorie del calcio fiorentino del Bardi (1688, lotto 229, base d’asta € 1.100) e Il Mondo Festeggiante, raro e celebre libro di feste medicee in elegante legatura in pergamena coeva alle armi degli sposi (lotto 236, base € 1.800). Tra i lotti di interesse romano si evidenziano tre album del Falda (Fabriche, Fontane, e Giardini), mentre, per quanto riguarda Napoli, è da non perdere la coppia di rarissime plaquettes relative alla rivolta di Masaniello (lotto 260, base € 400).
Chiude questa terza sessione un’eccezionale selezione di 40 Incunaboli e 34 Post-Incunaboli, di cui segnaliamo: il Danthe alegieri fiorentino del 1493, seconda edizione Capacasa della Commedia, profusamente illustrata e rarissima a trovarsi completa (lotto 293, base € 6.000); incantevoli copie rubricate del De antiquitatibus di Giovanni Nanni (1498, lotto 317, base € 1.800), dei Sermones de tempore di Bernardo da Chiaravalle (1495, lotto 302, base € 1.200) e di varie altre opere; una Bibbia commentata da Niccolò di Lira (1482) con deliziose iniziali miniate su fondo oro e un piccolo disegno coevo che raffigura l’Arca di Noè (lotto 320, base € 2.000); la Vita di sancti Padri, copia completa di uno dei più rari e sontuosi libri illustrati stampati a Venezia a inizio Cinquecento (lotto 246, base € 2.000), e una spettacolare copia completa, marginosissima, rubricata, e in pelle di scrofa coeva dell’edizione del Foresti del 1506 (lotto 341, base € 4.000).
Le sessioni quarta e quinta (lotti 362-657) contengono una corposa sezione di quasi 300 Libri a stampa dal XVI al XIX secolo, tra cui emergono innanzitutto numerose importanti prime edizioni, in ottime condizioni, di testi scientifici moderni come: il De vero telescopii inventore (1655) di Borel, con la menzione della scoperta degli anelli di Saturno (lotto 432, € 15.000); l’ Arithmeticorum libri sex (1670), con la prima comparsa del famoso “Ultimo Teorema di Fermat”, dimostrato solo nel 1994 da Andrew Wiles (lotto 485, base € 9.000); l’Horologium oscillatorium (1673) di Huygens, una delle tre opere fondamentali sulla meccanica del XVII secolo (lotto 530, base € 12.000); e la rara Rabdologiae (1617) di Napier, uno dei testi cardine della storia della matematica (lotto 573, base € 15.000). A seguire, sono da menzionare varie rare opere di geografia e viaggio, tra cui primeggiano l’Ortelius, Theatrum orbis terrarium, del 20 maggio 1570, prima edizione, prima impressione, del primo atlante della storia (lotto 577, base € 8.000); l’Innocentia victrix di padre Gouvea, rarissimo libro xilografico stampato dai gesuiti in Cina nel 1671, contenente anche riferimenti alle loro attività astronomiche (lotto 519, base € 8.000); l’Isolario del Bordone (1547), celeberrimo saggio illustrato sulle isole e penisole del mondo (lotto 430, € 6.000); La Corsica a suoi figli del 1760, eccezionale insieme di documenti storici relativi alla Corsica con la firma autografa del “Padre della Patria” Pasquale Paoli (lotto 380, base € 5.000); la Lettre a m. Dacier di Champollion (1822), prima edizione in brossura del testo fondatore dell’egittologia moderna con dedica dell’autore al linguista Langlès (lotto 457, € 10.000). Per quanto riguarda i classici, si segnalano un piccolo Petrarcha del 1521, preziosa copia miniata appartenuta a Tammaro De Marinis (lotto 595, base € 5.000) e un rarissimo esemplare in-4° della prima edizione della Chioma di Berenice (1803) con dedica autografa del Foscolo all’amico Cicognara (lotto 507, base € 800). Tra erbari colorati a mano, libri su torture, esorcismi e luoghi infestati, una decina di opere provenienti dalle collezioni Landau e Galletti, cinque PMM, varie aldine e molto altro, non mancano squisite curiosità come il Laberinto del Ghisi del 1616, rarissimo e complicatissimo gioco di prestigio in forma di libro, da cui è stata tratta l’immagine della copertina del catalogo (lotto 516, base € 800).
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