Presentate le misure che riguardano lavoro a distanza, buoni pasto, cura dei luoghi di lavoro e welfare aziendale
Lavoro a distanza, i buoni pasto, la cura dei luoghi di lavoro e il welfare aziendale culturale, sportivo e della cura: sono questi gli argomenti dell’atto di indirizzo, contenuto in un’apposita delibera, presentato in Palazzo Vecchio dalla sindaca Sara Funaro e dall’assessora al personale Laura Sparavigna, in merito alle misure pensate per gli oltre 4mila dipendenti del Comune di Firenze.
“Vogliamo che l’amministrazione comunale sia sempre più attrattiva per i suoi dipendenti – ha dichiarato la sindaca Funaro – in modo che quanti già ci lavorano possano sentire questo luogo come una seconda casa e quanti arriveranno possano avere tutte le opportunità in termini di attenzione e welfare aziendale. Questi sono dei punti importanti, per questo ringrazio l’assessora Sparavigna e gli uffici per il lavoro svolto anche nel confronto con tutte le sigle sindacali. Diamo tante risposte – ha evidenziato la sindaca – sia sul fronte della socialità, sia su quello del lavoro agile sia su un tema molto sentito come quello dei buoni pasto. Questi indirizzi garantiranno risparmi, attenzione all’ambiente e alla circolarità. Un’amministrazione comunale deve dare per prima il buon esempio per far sì che le varie forme di welfare aziendale possano poi essere replicate sul territorio“.
“Un dipendente – ha concluso – più è sereno e soddisfatto, più è gratificato dalla propria attività lavorativa e meglio rende nel rapporto con i cittadini. Le risposte ai cittadini sono per noi sempre state importanti, lo abbiamo visto già con la pubblicazione di alcuni dati, tempo fa, sui tempi di risposta e gradimento. Noi vogliamo aumentare sempre di più questo livello”.
“Abbiamo la convinzione – ha sottolineato l’assessora Sparavigna – che la qualità dei servizi che il personale comunale eroga ogni giorno alla cittadinanza dipenda anche dal benessere organizzativo e dalla cura dei luoghi in cui 4000 donne e uomini si trovano quotidianamente a lavorare insieme, per rispondere alle esigenze più diverse: dal territorio al sociale, dal mondo economico all’istruzione, dalla cultura alla sicurezza. Abbiamo voluto raccogliere in questa delibera gli indirizzi politici e tecnici che ci consentiranno di dispiegare nei prossimi mesi e anni un programma di iniziative ed interventi volti a migliorare la qualità fisica degli uffici pubblici e la vita di chi ci lavora, per una città accessibile, sostenibile e plurale. A partire dall’estensione del buono pasto, che rappresenta una forma di sostegno economico fondamentale a fronte di un contratto il cui rinnovo è ancora bloccato a Roma, fino al rinnovo del regolamento di lavoro agile, agli investimenti per la transizione ecologica e digitale e alla creazione di istituti di welfare, in grado di rispondere alle esigenze di un personale variegato per età e necessità familiari. In un momento storico nel quale a pagare l’innovazione e i tagli di spesa sembra dover essere sempre il personale dipendente, Firenze proverà a tracciare una strada diversa“.
Lavoro a distanza. Circa 1700 lavoratori usufruiscono del lavoro agile, contribuendo a un risparmio energetico stimato per il 2024 in oltre 380mila euro, a minori emissioni (calcolate a consuntivo sul 2023) in oltre 146,17 tonnellate di CO2. Attualmente sono attive 6 sedi di coworking presso biblioteche e quartieri.
“Il rinnovo del regolamento sul lavoro a distanza – si legge nella delibera – rappresenta un passo fondamentale per adeguare le modalità di lavoro alle esigenze attuali. L’aggiornamento deve mirare a un sempre migliore bilanciamento delle necessità dei dipendenti con quelle dell’organizzazione, coniugando efficienza operativa e benessere lavorativo”.
A questo scopo sono ritenuti fondamentali tre interventi: la formazione dedicata allo sviluppo delle competenze trasversali, con un focus sulle competenze digitali e sulla sicurezza informatica; l’implementazione degli spazi di coworking aziendale, come ambienti che incoraggiano la collaborazione, la comunicazione e l’interazione tra colleghi di diverse strutture; la razionalizzazione e semplicità di fruizione, “definendo per il lavoro agile ordinario in via generale il criterio di prevalenza del lavoro in presenza, e semplificando l’istituto del lavoro agile straordinario per eventi calamitosi o di carattere straordinario, con particolare riferimento ai casi di allerta meteo, in coerenza con i modelli di interventi previsti nel piano di protezione civile del Comune”.
Buoni pasto. “La misura – si sottolinea nell’atto di indirizzo – mira a garantire un maggiore equilibrio tra benessere del personale e riconoscimento del loro impegno, assicurando un trattamento economico equo anche nelle giornate con orario più breve”. Saranno rivisti i criteri di maturazione dei buoni pasto. Con la modifica si passa dalle attuali 8 ore più 30 minuti di pausa a 6.30 ore più 30 minuti di pausa. L’amministrazione investirà 300mila per garantire questo diritto al personale che svolge attività prolungata per esigenze di servizio.
Cura dei luoghi di lavoro. Oltre la metà del personale comunale lavora su circa 20 sedi con oltre 50 lavoratrici e lavoratori ciascuna. Per la cura dei luoghi di lavoro si partirà da queste e, in particolare da Palazzo Vecchio, l’ex Istituto dei ciechi in via Nicolodi (dove si trovano le direzioni istruzione e personale) e il palazzo in viale Fratelli Rosselli (che ospita la direzione mobilità) che sono fra le più grandi, senza tralasciare situazioni minute ma bisognose di cambiamento.
Gli aspetti sui quali interverrà l’amministrazione sono questi: punto pausa: “Il benessere del personale – si mette in rilievo nella delibera – è un aspetto cruciale per garantire un ambiente di lavoro produttivo, sereno e inclusivo”. In quest’ottica, saranno previsti spazi dedicati ai momenti di pausa, quali pausa caffè e pausa pranzo, per favorire il recupero psico fisico durante la giornata lavorativa attraverso una condivisione di luoghi e momenti di socialità. Verde negli ambienti di lavoro: in particolare, si intende favorire la presenza, all’interno dei luoghi di lavoro, di piante da interni che abbiano la funzione sia di rigenerare l’aria delle stanze sia di complemento d’arredo, e di curare eventuali spazi esterni dedicati alla presenza di vegetazione. Sarà inoltre verificata la necessità di ordinarie riparazioni per una sistemazione organica, programmando dove richiesto anche interventi più complessi. Transizione ecologica e digitale: l’obiettivo consiste nel pianificare una riqualificazione energetica a 360° dei luoghi di lavoro, mitigando e contrastando gli effetti dei cambiamenti climatici, con uno specifico focus sui consumi energetici, sulle caratteristiche degli infissi e degli impianti di riscaldamento/condizionamento. Al tempo stesso è necessario verificare che l’impiantistica e la dotazione hardware degli spazi lavorativi siano all’altezza della transizione digitale richiesta alla pubblica amministrazione, oltre a implementare ulteriormente, ove possibile, l’organizzazione della raccolta differenziata.
Welfare aziendale culturale, sportivo e della cura. Degli oltre circa 4mila dipendenti comunali il 62% è donna e il 38% uomo. La percentuale maschile cresce e in alcuni casi è maggioritaria nelle Direzioni a prevalenza di personale tecnico. Nel 2024 il personale era così composto per fasce d’età: 5,6% sotto i 30 anni, 15,8% fra i 31 e i 40 anni, 24,5% fra i 41 e i 50 anni, 38,2% fra i 51 e i 60 anni, 16% sopra i 60 anni. La composizione del personale comunale richiede di rispondere a esigenze familiari diversificate e un’attenzione differenziata per quel che riguarda la salute e il benessere individuale.
L’amministrazione intende introdurre un programma completo di welfare per il proprio personale, così articolato:
a) Welfare culturale: questa iniziativa, sulla scia di una prova pilota realizzata nello scorso mese di dicembre, nella quale il personale ha usufruito di scontistiche per le visite a Palazzo Vecchio, nasce con l’obiettivo di valorizzare l’accesso alla cultura. Al personale dipendente del Comune saranno offerti agevolazioni e sconti in musei, teatri e altri luoghi di cultura della città, in modo da consentire la fruizione in maniera agevolata del patrimonio culturale di cui la Città è proprietaria e dei servizi culturali che Firenze offre, come Ente o attraverso le sue società partecipate, e al funzionamento dei quali il personale comunale quotidianamente contribuisce. Inoltre, attraverso convenzioni con le istituzioni culturali locali, sarà favorita una maggiore partecipazione alla vita culturale del territorio.
b) Welfare sportivo: L’obiettivo di questa iniziativa è promuovere il benessere fisico e mentale del personale dipendente. Sarà pertanto elaborato un programma di welfare sportivo, in collaborazione con gestori convenzionati, per offrire alle/ai dipendenti del Comune sconti e agevolazioni su una vasta gamma di attività sportive e ricreative.
c) Welfare della cura: anche questo intervento è finalizzato ad supportare il personale dipendente nella cura della propria salute. Saranno allo scopo individuati partner pubblici e privati con i quali stipulare accordi e convenzioni non onerose, che consentano al personale di ricevere agevolazioni, scontistica e un accesso facilitato a servizi e prestazioni a carattere sanitario e sociale.
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