Quali sono i bonus prima casa 2025 attivi? Quali agevolazioni si possono ottenere e chi può richiederle? Il bonus casa under 36 è attivo nel 2025? Ecco tutto ciò che deve sapere chi vuole acquistare casa con le agevolazioni.
L’art. 64 commi 6 del DL 73/2021 (c.d. decreto “Sostegni-bis”) prevede particolari agevolazioni per i giovani che ancora non hanno compiuto 36 anni di età e che vogliono acquistare casa.
Purtroppo le agevolazioni erano solo temporanee e di conseguenza non è più possibile fruire di quel particolare pacchetto di vantaggi.
Dal primo gennaio 2024 sono però cambiate le condizioni dell’agevolazione e le nuove misure sono state estese fino al 31 dicembre 2027. Ecco tutto ciò che c’è da sapere per il bonus prima casa 2025.
Ecco cosa fare se si vuole acquistare un’abitazione sfruttando il bonus prima casa.
Requisiti soggettivi per accedere al bonus casa
Il Governo di Giorgia Meloni prima con legge di Bilancio 2025 e in seguito con la legge di bilancio 2025 ha confermato il bonus casa per gli under 36. Si tratta di una misura prevista dal precedente Governo Draghi, anche per questo il bonus è conosciuto anche come Bonus Draghi, e mira ad aiutare i giovani che vogliono acquistare casa con una serie di agevolazioni. Nel tempo la misura è stata però molto ridimensionata. Ecco perché.
Cosa prevedeva il Bonus casa under 36? Il decreto Sostegni-Bis del 2021 consentiva l’accesso al Fondo di garanzia per il Bonus prima casa ai giovani, che in questo modo potevano ottenere una garanzia dello Stato su un mutuo che copre fino all’80% dell’importo concesso.
Potevano accedervi le persone che nell’anno del rogito non avevano ancora compiuto 36 anni di età e con un Isee di valore inferiore a 40.000 euro.
Fino al 31 dicembre 2023 il bonus prima casa consentiva inoltre di ottenere:
- per le compravendite non soggette a Iva, esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale;
- per le compravendite soggette all’Iva, oltre all’esenzione dall’imposta di registro, ipotecaria e catastale, si otteneva un credito di imposta pari al valore dell’Iva versata.
Queste agevolazioni fiscali sono venute meno dal 1° gennaio 2024, ma con il decreto Milleproroghe sono fatte salve le misure fiscali per coloro che avevano stipulato il contratto preliminare entro il 31 dicembre 2023. Al fine di ottenere le agevolazioni il contratto definitivo doveva essere stipulato entro il 31 dicembre 2024.
Siccome il decreto Milleproroghe è stato approvato dopo il primo gennaio 2024, per coloro che hanno stipulato il contratto prima dell’entrata in vigore del Milleproroghe è prevista una disciplina transitoria che consente di recuperare le somme versate.
Chi ha stipulato l’atto definitivo tra il 1° gennaio 2024 e il 29 febbraio 2024 e ha pagato le relative imposte senza fruire dell’agevolazione, pur possedendone i requisiti di accesso, ha diritto a un credito d’imposta di ammontare pari alle imposte corrisposte in eccesso rispetto a quelle dovute applicando i benefici under 36, compresa l’imposta sostitutiva sul mutuo.
Per fruirne, è necessaria una dichiarazione, da rendere al notaio con atto integrativo, in cui si manifesta la volontà di avvalersi dei benefici “prima casa under 36” e si dichiara di essere in possesso dei relativi requisiti di legge
Il credito di imposta deve comunque essere fruito entro il 31 dicembre 2025.
Il Bonus casa Under 36 è stato cancellato del tutto?
Cosa resta del Bonus Under 36 nel 2025? in realtà resta ben poco, infatti, la Legge di Bilancio 2025 ha esteso fino al 31 dicembre 2027 le misure relative agli under 36 che acquistano casa, ma si tratta di benefici residuali.
I mutui agevolati under 36 permettono di avere un accesso ai finanziamenti con garanzia da parte del Fondo Consap a copertura dell’80% della quota capitale del finanziamento per mutui erogati fino a 250.000 euro. In questo caso i mutui agevolati possono essere concessi fino alla fine del 2027.
I requisiti richiesti per quest’anno sono: età non superiore ai 36 anni compiuti e Isee non superiore ai 40.000 euro (per gli atti del 2025 si fa riferimento all’Isee 2023).
Nel 2025 vi è l’estensione degli stessi benefici anche alle famiglie numerose e con redditi bassi, indipendentemente dall’età.
- Isee fino a 40.000 euro e tre figli di età inferiore a 21 anni;
- Isee fino a 45.000 euro per nuclei con 4 figli di età inferiore a 21 anni;
- Isee fino a 50.000 euro per nuclei con 5 o più figli di età inferiore a 21 anni.
La Garanzia può arrivare fino al 90% del costo dell’acquisto dell’immobile. Le percentuali sono correlate al numero dei figli:
- 80% della quota capitale in presenza di 3 figli;
- 85% della quota capitale in presenza di 4 figli;
- 90% della quota capitale per nuclei in cui sono presenti 5 o più figli.
Agevolazioni acquisto prima casa 2025
Si è detto che dal primo gennaio 2024 sono limitate le agevolazioni di cui possono fruire gli under 36 per l’acquisto di casa. Restano però le generiche agevolazioni per chi stipula tale atto.
Per l’acquisto della prima casa vi sono tariffe agevolate per le imposte ora viste. Indipendentemente dall’età degli acquirenti.
Ne consegue che se il venditore è un privato o un’impresa che vende in regime di esenzione Iva:
- l’imposta di registro è proporzionale al prezzo di cessione concordato, in misura del 2% e non con aliquota al 9% (ordinaria), non può comunque essere inferiore a 1.000 euro;
- imposta catastale e imposta ipotecaria sono fisse in misura di 50 euro ciascuna.
Nel caso di acquisto da un’impresa con credito soggetto a Iva si applica:
- Iva ridotta al 4% da applicare sul prezzo di cessione;
- imposta di registro 200 euro;
- imposta ipotecaria 200 euro;
- imposta catastale 200 euro.
Limiti alle agevolazioni fiscali per il bonus prima casa 2025
Affinché si possa accedere è necessario che si verifichino ulteriori condizioni, in particolare:
- il beneficiario non deve essere titolare (anche in comunione con il coniuge) di diritto di proprietà, uso, diritto di abitazione o usufrutto su altro immobile nello stesso territorio;
- il beneficiario non deve aver acquistato già un immobile usufruendo dell’agevolazione bonus prima casa 2024;
- occorre avere la residenza nel Comune in cui è ubicato l’immobile che si vuole acquistare oppure trasferire la stessa nell’arco di 18 mesi.
Requisiti oggettivi per accedere al Bonus prima casa
Al verificarsi delle condizioni viste, si può accedere al Fondo di garanzia dello Stato e alle altre agevolazioni per il bonus prima casa, ma l’acquisto deve avere ad oggetto un immobile ricadente nelle seguenti categorie catastali:
- abitazione di tipo civile A/2;
- abitazione popolare A/4;
- ultrapopolare A/5;
- rurale A/6;
- abitazione economica A/3;
- villini A/7;
- abitazioni e alloggi tipici dei luoghi A/11.
Sono di conseguenza escluse le abitazioni di lusso.
Si è detto che il Fondo di garanzia copre fino all’80% del costo dell’immobile, ma comunque per poter ottenere l’agevolazione del Bonus prima casa, il finanziamento non deve superare i 250.000 euro.
Bonus prima casa, occhio ai termini per la vendita dell’immobile
La regola generale prevede che non possono accedere all’agevolazione coloro che hanno già acquistato casa sfruttando il bonus prima casa. Vi è però un’eccezione: dal 1° gennaio 2016 i benefici sono estesi anche al contribuente che è già proprietario di un immobile acquistato con le agevolazioni prima casa, a condizione però che la casa già posseduta sia venduta entro un anno dal nuovo acquisto.
In merito a questo punto vi è però un’importante modifica nella legge di Bilancio 2025. La stessa all’articolo 1 comma 116 ha esteso a due anni il periodo di tempo entro il quale è possibile vendere o donare la “prima casa” già in possesso dell’interessato, per poter beneficiare dell’agevolazione sul nuovo acquisto.
Può beneficiare dei nuovi termini:
- chi stipula un rogito a partire dal 1° gennaio 2025;
- chi ha stipulato un rogito nel 2024, ma non ha ancora venduto la prima casa agevolata entro il 31 dicembre 2024.
Inoltre si decade dal beneficio nel caso in cui non si traferisca la residenza nel comune in cui è ubicato l’immobile entro 18 mesi.
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