Firmato il Patto di Coesione, per il trasferimento dei soldi la Regione Puglia dovrà attendere i primi sei mesi del 2025. Solo a quel punto inizierà la marcia verso la spesa del nuovo ciclo, obiettivo impegnativo. La giunta Emiliano sta immaginando di creare una cabina di regia per due motivi: il primo, fare da raccordo con tutti gli enti appaltatori (Asl, Aeroporti, Comuni, società di trasporto); secondo, per dare un sostegno alle amministrazioni più piccole e con meno risorse umane a disposizione nella fase di progettazione, quella più delicata. In questo modo si cercherà di mantenere il primato di regione con la maggiore capacità di spesa.
Il nuovo ciclo 2021/2027 può contare su due programmi: il primo finanziato dal Fondo di sviluppo e coesione per un importo di 4,5 miliardi circa e il secondo denominato Programma operativo complementare (Poc) per complessivi 1,7 miliardi (compresa la quota di cofinanziamento nazionale e regionale). In totale 6,228 miliardi. Nelle interlocuzioni governo-Regione sono stati salvati i bandi per le imprese, non solo: con 500 milioni potranno essere finanziate anche quelle aziende che hanno partecipato entro il 31 maggio 2023 ai bandi ma che erano rimaste escluse per esaurimento dei fondi. Parliamo di 2.700 imprese. I primi avvisi, che erano stati già pubblicati in attesa dei soldi, hanno già ottenuto un successo importante, i progetti di investimento sono pari a 1,4 miliardi di euro, di cui il 30% il ricerca e sviluppo.
La Regione ha previsto anche interventi per l’economia digitale rivolti a cittadini e imprese, tra cui il potenziamento dei servizi e dei sistemi informativi nel campo della sanità digitale come quelli riferiti ad esempio alla diagnostica per immagini, all’anatomia patologica ed agli screening oncologici, alle dipendenze patologiche. Sono stati stanziati 3,7 milioni, ad esempio, per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella produzione di atti e documenti regionali. Previsti 16,9 milioni per la ristrutturazione e ammodernamento di ciascuna delle aree industriali nelle sei province pugliesi. Capitolo energia: per la Hydrogen Valley in aree industriali dismesse ci sono 20 milioni di euro, mentre per il sostegno alla realizzazione delle comunità energetiche la Regione investe 10 milioni.
La seconda “priorità” riguarda la transizione ambientale nella duplice accezione di tutela e adattamento ai mutamenti climatici da un lato, e qualificazione dei servizi offerti dall’altro. Gli interventi previsti riguardano il rafforzamento dell’economia circolare nel campo dei rifiuti e delle bonifiche e dell’ottimizzazione della gestione del servizio idrico integrato attraverso una molteplicità di interventi che contribuiranno a qualificare ulteriormente i livelli di sostenibilità ambientale del territorio, come quelli relativi al ciclo della depurazione, al potenziamento degli acquedotti, agli interventi sulla rete idrica ed a quelli per il mantenimento e miglioramento della qualità dei corpi idrici, anche per quanto concerne il settore agricolo ed irriguo. Nella strategia di adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici alcuni investimenti riguardano gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. Nell’elenco ci sono 84 milioni per la chiusura delle discariche e 80 milioni per l’ammodernamento degli impianti dei rifiuti. I consorzi di bonifica sono tra i principali beneficiari dei fondi.
Per la sanità stanziati 957 milioni che serviranno, tra le altre cose, a creare un centro per il contrasto ai disturbi alimentari a Lecce; a realizzare un secondo polo pediatrico regionale a Lecce; un nuovo centro specialistico per le persone affette da malattie neurodegenerative nel Policlinico di Bari; un centro per la cura del parkinson a Bari; e la creazione di tre hub farmaceutici regionali volti alla riduzione dei costi ed incremento dei livelli qualitativi di offerta (a Foggia, Bari e Lecce).
Alle infrastrutture e il trasporto destinato uno stanziamento complessivo di circa 1,2 miliardi di euro che servirà prioritariamente a incrementare qualità, sicurezza e capillarità del trasporto stradale, e alla realizzazione di opere di particolare importanza strategica, per il trasporto ferroviario, marittimo e aereo. Dalla Statale 275 alla Camionale di Bari, passando per lo spazioporto di Grottaglie.
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