Non sostenere queste spese e l’Agenzia delle Entrate anche nel 2025 ti lascerà in pace. Nessuno lo sa ma è tutto vero: è l’unico modo per stare tranquilli
L’Agenzia delle Entrate si occupa della gestione, dell’accertamento, della riscossione dei tributi e anche del contenzioso. Si tratta di un Ente pubblico, vigilato quindi dal Ministro dell’Economia e delle Finanze e, in quanto tale, ha il dovere di verificare che i contribuenti versino i tributi così come stabilito dalla legge, nella somma e nelle tempistiche. Per evitare fastidiosi e preoccupanti accertamenti fiscali, però, si può fare attivamente qualcosa: innanzitutto, si devono evitare queste spese.
Proprio perché, sebbene non sembri così, l’accertamento fiscale è sempre dietro l’angolo e, anche se si ha tutto in regola, non è mai piacevole subirlo, è buona abitudine prestare sempre attenzione ad ogni spesa che si sostiene, soprattutto se si ha poi l’intenzione di portarla in detrazione o in deduzione. Ecco infatti quali sono le situazioni che possono far scattare un campanello d’allarme all’Agenzia delle Entrate.
Spese, queste fanno scattare i controlli fiscali: fai attenzione
Per quanto riguarda la deduzione, cioè quello strumento fiscale che consente al contribuente di ridurre il valore del proprio reddito complessivo sulla base del quale poi si andranno a calcolare le tasse da versare al Fisco, la Corte di Cassazione nella decisione 9664 del 2024 ha sottolineato che è sempre valido il criterio di ragionevolezza. Le spese portate in deduzione, infatti, non possono riferirsi ad operazioni inesistenti, né possono apparire agli occhi dell’Agenzia delle Entrate come inconciliabili con le proprie capacità organizzative. Se, per esempio, si ha un’azienda, è importante che ciò che si porta in deduzione sia conforme alle entrate e alle attività medie annuali.
Altro aspetto, inoltre, è quello della doppia deduzione: una medesima spesa, se ha diritto alla deduzione in sede di dichiarazione dei redditi, non deve essere poi nuovamente calcolata. Nel caso in cui l’Agenzia delle Entrate abbia dei dubbi in merito alle spese portate in deduzione, il giudice ha diritto a basare le proprie decisioni anche solo su presunzioni nel caso in cui queste siano gravi ma, soprattutto, precise e concordanti.
Le spese portate in deduzione, ma anche in detrazione, devono quindi apparire come ragionevoli con il reddito dichiarato a livello personale e/o aziendale e, soprattutto, con il comune buon senso.
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