Taranto, città senza amministrazione ma in attesa di una valanga di finanziamenti

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Conto e carta

difficile da pignorare

 


Vendita dell’ex Ilva, porto, eolico offshore. E, ancora, Just transition fund, Giochi del Mediterraneo, interventi finanziati con i Fondi di sviluppo e coesione.

Sono le sfide che Taranto si prepara ad affrontare e che, se portate e termine e vinte, possono ridisegnare la storia di una città sopraffatta dalle numerose vertenze industriali, da una crisi che addenta con forza ogni giorno che passa il commercio di prossimità, che spinge i suoi giovani, linfa vitale per una comunità che vuole evolversi e affermarsi, a cercare fortuna altrove.

Per questo l’azzeramento della giunta comunale con il sindaco Melucci, che a torto o a ragione, entrerà nel libro dei Guinness dei primati per essere stato sfiduciato in entrambi i suoi mandati da primo cittadino, lascia aperta la porta a considerazioni che un politico deve tenere in conto e non lasciarsi andare a battute di mano nel momento in cui la 17esima firma è stata apposta sul registro dell’ufficio Protocollo del Comune di Taranto. Perchè quando si scioglie un Comune vuol dire anche che l’opposizione non ha svolto al meglio il suo compito.

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Finanziamenti e contributi

 

Ora si avvia la fase di commissariamento, che per fortuna, visto che si dovrebbe votare a maggio, sarà relativamente breve. Relativamente perché, poi, tra eventuale ballottaggio tra i due candidati sindaco, convalida degli eletti (sempre sperando che non ci sia la contestazione di turno con relativo ricorso all’ufficio elettorale), insediamento del nuovo Consiglio comunale, partita a scacchi per piazzare i propri assessori negli Assessorati di maggiore importanza, convergenza sul nome del presidente del Consiglio comunale e varie ed eventuali si arriverà a ridosso del mese di luglio.

Tutto questo mentre nei giorni scorsi l’Autorità di sistema ha acceso il semaforo verde per i fondi del Jtf, 800 milioni di euro circa, risorse il 70% delle quali vanno spese entro dicembre dell’anno prossimo e per farlo occorrono idee e progetti e più si perde tempo e peggio è. Come per i Giochi del Mediterraneo: il Comune è stazione appaltante per la realizzazione o ristrutturazione di 5 strutture (PalaMazzola, stadio “Renzino Paradiso” a Talsano, campo scuola “Valente” e Parco urbano dello sport al Salinella, Villa Peripato). E, poi, per restare alle cose che riguardano la vita quotidiana, il commissario straordinario si metterà alla ricerca dei fondi per l’assestamento di bilancio necessari per far restare pubblici gli asili nido. E l’appalto Multiservizi? Tutti problemi da spostare a lungo termine.

Ma vediamo nel dettaglio quelli che sono i fondi che Taranto aspetta di ricevere.

 

Fondi di sviluppo e coesione

Detto degli 800 milioni del Jtf e i circa 300 milioni per i Giochi del Mediterraneo, ammontano a 286 milioni 739mila 131,95 euro i finanziamenti rientranti nell’Fsc, il fondo di sviluppo e coesione, così ripartiti: 70 milioni per lo Spazioporto Taranto-Grottaglie; 69 milioni 198mila per l’ntubazione del canale a cielo aperto “Adduttore San Giuliano”, vetusto, finalizzata al recupero della risorsa idrica; 37 milioni per il potenziamento del depuratore “Gennarini”; 70 milioni 805mila 991 euro per la realizzazione del dissalatore sul fiume Tara; 28 milioni per i nuovi corpi di fabbrica dell’ospedale San Cataldo da destinare quale Polo ospedaliero universitario; 11 milioni 735mila 140,95 euro per il completamento del Centro nautico (struttura che fa parte dei Giochi del Mediterraneo) per il miglioramento dell’accesso veicolare di sicurezza e la realizzazione di un’area di parcheggio.

 

Finanziamenti regionali

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Il comune di Taranto ha ricevuto fondi significativi dalla Regione Puglia per vari progetti di sviluppo urbano e sociale. Questi fondi sono stati destinati a iniziative che mirano a migliorare le infrastrutture locali, promuovere la riqualificazione degli spazi pubblici e sostenere progetti culturali. Tra le principali aree di intervento ci sono il potenziamento dei trasporti pubblici e la valorizzazione del patrimonio storico.

 

Finanziamenti nazionali

A livello nazionale, Taranto ha beneficiato di finanziamenti attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). I progetti approvati includono quelli per la transizione ecologica e la digitalizzazione dei servizi pubblici. Questi fondi mirano a sostenere la crescita economica della città, soprattutto in un periodo di crisi economica post-pandemia. In particolare, sono stati stanziati fondi per la bonifica delle aree inquinate e per lo sviluppo di energie rinnovabili.

 

Finanziamenti europei

Il Comune ha anche partecipato a diversi programmi di finanziamento europei, come il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr). Questi fondi sono stati utilizzati per progetti di innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale. Taranto ha presentato proposte per migliorare la qualità della vita dei cittadini, con un focus sulla mobilità sostenibile e sulla creazione di spazi verdi.

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Progetti in corso

Alcuni dei progetti finanziati includono la riqualificazione del lungomare, il potenziamento delle reti idriche e fognarie, e iniziative per il turismo sostenibile. Le autorità locali hanno sottolineato l’importanza di un coordinamento efficace per garantire che i fondi siano utilizzati in modo efficiente e che i progetti siano realizzati nei tempi previsti.



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