Scadenze fiscali dicembre 2024 ormai dietro l’angolo. Oltre ai preparativi per le festività, i contribuenti italiani devono affrontare una serie di appuntamenti fiscali da non sottovalutare il prossimo mese. Tra quelli più importanti spiccano la seconda rata dell’IMU, il termine per aderire al concordato preventivo biennale e il versamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche. Inoltre, per alcune categorie di contribuenti c’è una novità importante: il secondo acconto Irpef slitta al 2025. Anche il pagamento della Tari potrebbe essere imminente, a seconda delle decisioni dei singoli Comuni.Andiamo subito a vedere le date da cerchiare in rosso sul calendario del mese di dicembre.
Scadenze fiscali dicembre 2024: imposta di bollo, bollo auto e comunicazioni Lipe
La prima data da fissare bene in mente è quella del 2 dicembre, giorno in cui convergono diversi adempimenti fiscali. La ragione va ricercata proprio nel calendario: il 30 novembre cade di sabato e molte scadenze slittano al primo giorno lavorativo utile. Entro il 2 dicembre bisogna:
- versare l’imposta di bollo sulle fatture elettroniche emesse nel terzo trimestre 2024. Chi ha accumulato un importo inferiore a 5.000 euro per i primi due trimestri, può effettuare un versamento unico proprio entro questa data, utilizzando il modello F24 e il codice tributo 2523;
- pagare il bollo auto e il superbollo scaduti a ottobre 2024;
- inviare le comunicazioni Lipe (Liquidazioni periodiche Iva) relative al terzo trimestre 2024, che coprono le operazioni effettuate nei mesi di luglio, agosto e settembre.
Rinvio secondo acconto Irpef per le partite Iva
Anche se spesso e volentieri le scadenze fiscali spaventano gli italiani, per alcune partite Iva arrivano buone notizie: il secondo acconto Irpef, inizialmente previsto per il 30 novembre è stato prorogato al 16 gennaio 2025. Tale “eccezione” riguarda i contribuenti che nel 2023 hanno dichiarato ricavi o compensi inferiori a 170.000 euro.
Il pagamento potrà essere suddiviso in rate mensili fino al 16 maggio 2025. Attenzione però, perché la proroga non include i contributi previdenziali e assistenziali dovuti all’INPS e all’INAIL, i quali dovranno essere versati regolarmente entro fine anno. Inoltre, chi ha aderito al concordato preventivo dovrà versare comunque l’imposta sostitutiva sui maggiori redditi 2024, utilizzando il codice tributo 4072.
Concordato preventivo biennale bis, scadenza adesione il 12 dicembre 2024
Un’altra scadenza importante è quella del 12 dicembre, giorno entro il quale è possibile aderire al concordato preventivo biennale bis. La misura è pensata per chi vuole regolarizzare la propria posizione fiscale con il Fisco, ma non tutti possono accedervi. Sono infatti esclusi i titolari di partita Iva che hanno optato per il regime forfetario.
Possono invece aderire i contribuenti che hanno presentato la dichiarazione dei redditi entro il 31 ottobre 2024. Il concordato offre la possibilità di concordare con l’Agenzia delle Entrate un reddito imponibile per i prossimi due anni, evitando accertamenti futuri.
Scadenze fiscali dicembre 2024, giorno 16 il più impegnativo del mese
Lunedì 16 è il giorno clou del mese per quanto riguarda le scadenze fiscali di dicembre 2024. Diverse sono le date da cerchiare in rosso sul calendario. Tra gli appuntamenti più rilevanti:
- versamento della seconda rata dell’IMU 2024, che riguarda sia le abitazioni principali di lusso sia gli immobili diversi dalla prima casa;
- pagamento della Tobin tax, relativa alle transazioni finanziarie;
- versamento delle ritenute d’acconto su redditi di lavoro dipendente, autonomo, provvigioni e redditi diversi riferiti a novembre 2024;
- Gli intermediari di portali di locazione breve devono versare la ritenuta del 21% sui contratti conclusi;
- I contribuenti Iva mensili devono saldare l’Iva dovuta per novembre 2024.
Anche i datori di lavoro devono rispettare questa scadenza, versando i contributi INPS mensili per i dipendenti. Chi opera con la Gestione Separata INPS dovrà invece versare i contributi previdenziali relativi ai collaboratori.
Scadenze fiscali di fine dicembre 2024
Le ultime settimane di dicembre sono più leggere, ma non prive di scadenze fiscali. Entro il 25 dicembre devono essere presentati gli elenchi Intrastat relativi alle operazioni intracomunitarie di novembre.
Il 31 dicembre, invece, rappresenta l’ultimo giorno utile per chiudere eventuali adempimenti fiscali ancora in sospeso. Tra questi:
- pagamento del bollo auto per le scadenze di novembre 2024.
- invio del flusso UniEmens da parte dei datori di lavoro, con i dati retributivi e contributivi relativi al mese di novembre. Tale passaggio è fondamentale per aggiornare le posizioni previdenziali dei lavoratori e garantire il corretto calcolo delle future prestazioni.
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