Albero crollato all’Università di Salerno, spunta un «alert meteo» inviato al personale e ai docenti #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Sono affidate alla Squadra Mobile di Salerno le indagini sul crollo del grosso pino avvenuto sabato pomeriggio a pochi passi da un edificio del campus di Fisciano dell’Università degli Studi di Salerno, che ha travolto tre ragazzi ferendone uno in modo gravissimo. In questa prima fase, le indagini degli agenti, coordinati dalla Procura di Nocera Inferiore guidata da Antonio Centore, si stanno concentrando su eventuali responsabilità per l’incidente. Sono diversi gli interrogativi a cui si cerca di rispondere. Intanto se l’albero fosse monitorato e dunque se gli interventi di manutenzione del verde nel campus fossero eseguiti puntualmente. Ma non solo. L’incidente poteva essere evitato? Gli studenti già da febbraio avevano individuato quell’albero come pericoloso. Erano arrivate segnalazioni in merito? E se sì, erano state prese in considerazione visto che il pino era lungo un percorso obbligato verso la mensa in un’area molto frequentata perché nei pressi del bar di Ingegneria? 

La Procura, nelle prossime ore, potrebbe assegnare l’incarico ad un consulente esperto per effettuare una perizia sul pino crollato sabato e verificare le sue condizioni. Molti ragazzi hanno parlato di radici esterne ben visibili. Si dovrà valutare se queste condizioni, una volta verificata la veridicità, possano aver indebolito la base del tronco che non ha retto il peso dell’alberatura. Gli inquirenti però starebbero verificando anche l’esistenza di una mail interna del Servizio Prevenzione e Protezione dell’Ateneo, inviata al personale docente e non docente poche ore prima dell’incidente, da cui emergerebbe un “alert” della società Datameteo relativa al rischio di vento forte a partire da venerdì e fino a domenica sera. 

Nel testo della mail esplicitamente «si raccomanda di adottare gli opportuni comportamenti nell’ambito degli edifici di appartenenza e di prestare la massima attenzione agli spostamenti in tutti gli spazi interni al campus. Tra i comportamenti specifici, si segnala l’importanza di: non camminare in prossimità di ponteggi, baraccamenti, recinzioni, ringhiere, gradinate, scale; mettere in atto interventi specifici (ad esempio chiusura di infissi e porte esterne); limitare l’utilizzo di apparecchiature elettriche e l’uso di ascensori; tenere libere le vie di fuga degli edifici (corridoi e spazi antistanti le uscite di emergenze)». Non si fa riferimento in ogni caso agli alberi. E’ comunque un piccolo giallo, visto che in una nota successiva all’incidente, l’Ateneo precisava che «non erano state segnalate allerte meteo da parte degli organi competenti, compreso il bollettino di criticità nazionale». L’area al momento resta sottoposta a sequestro. L’ipotesi di reato per la quale si procede è di lesioni gravissime anche se il fascicolo è, allo stato, contro ignoti. 

Intanto sul fronte medico non si registrano novità. Le condizioni del 25enne di Eboli, Carmine Fiorillo, rimasto schiacciato dai rami sono gravissime anche se stabili. Nella giornata di ieri, 50 persone hanno risposto all’appello della famiglia e degli amici e si sono presentate al Ruggi per donare il sangue. Sono in condizioni meno gravi gli altri due ragazzi: Carmine Pacifico e Antonio La Regina. Entrambi non sono in pericolo di vita.

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