Tajani festeggia la vittoria dei popolari, Salvini si congratula con la leader di AfD, Renzi sposta il focus sulla premier, mentre a temere l’avanzata dell’estrema destra sono il Movimento 5 stelle e Alleanza verdi-sinistra
Le elezioni in Germania hanno suscitato reazioni contrastanti tra i politici italiani. Riflettono una spaccatura tra chi si dice soddisfatto dei risultati, chi celebra il successo dell’Alternative für Deutschland (AfD) e chi esprime preoccupazione per l’avanzata dell’estrema destra in Germania. La vittoria è stata dell’Unione della destra moderata tedesca (Cdu) di Friedrich Merz, mentre l’AfD ha raddoppiato i consensi dall’ultima elezione posizionandosi come secondo partito in Germania, a cui segue l’Spd di Olaf Scholz. Queste elezioni sono arrivate in anticipo, dopo la crisi che ha coinvolto il governo dell’ex cancelliere Scholz, subito dopo il licenziamento del ministro delle finanze Christian Lindner del FDP.Â
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani festeggia la vittoria dei popolari della Cdu e lo definisce “vero argine alla deriva populista”, fondamentale per avere un’Europa “sempre più forte” che “deve affrontare le sfide più cruciali a 70 anni dall’inizio del processo di unificazione”. “Dobbiamo diventare soggetto politico, economico e militare unico: possiamo farlo insieme alla Germania guidata da Friedrich Merz” osserva il leader di Forza Italia,
Il vicepremier Matteo Salvini, leader della Lega, invece, celebra il successo dell’Alternative für Deutschland (AfD), sottolineando il raddoppio dei voti nonostante gli attacchi della sinistra. Si congratula con la leader Alice Weidel perché “il cambiamento vince anche in Germania”, e, scrive su X, ora c’è da “cambiare radicalmente l’Europa” con lo “stop a immigrazione clandestina e fanatismo islamico. Basta con le eco-follie, priorità a pace e lavoro”.Â
Matteo Renzi, leader di Italia Viva, sottolinea che, sebbene “la destra di Musk e Salvini” abbia ottenuto “un risultato straordinario” non governerà e “il numero che bisogna chiamare oggi è quello di Merz”. Non ha perso l’occasione per colpire la premier Meloni, ricordando che “i primi viaggi del nuovo cancelliere saranno a Parigi e Varsavia, non a Roma”.
La vittoria di Cdu/Csu è stata celebrata come una “buona notizia per l’Europa” da Maurizio Lupi, di Noi Moderati, che ha chiarito come l’AfD sia la rappresentazione di una “estrema destra lontana dai conservatori europei” che resterà una “minoranza” e “potrà essere contenuta” da un governo a guida cristiano-democratica. Di diverso avviso il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli, che in un’intervista a Repubblica ha detto che le elezioni Germania “segnano una svolta storica perché l’ultradestra tedesca non è più ultradestra. È ormai una destra di governo. È meglio per la Germania, è meglio per tutti. Non si potrà più ignorare l’Afd e soprattutto il popolo che li ha votati”. Secondo il capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Esteri alla Camera, Giangiacomo Calovini, “quando un partito arriva al 20 per cento, bisogna sempre interrogarsi sul perché. Detto questo, ci sono grandi distante tra noi e Afd, il loro ingresso al governo tramite accordo con la Cdu non è mai stato un tema. Non c’è alcuna apertura verso di loro“, dice Calovini al Foglio. “Più che altro fa piacere vedere un partito conservatore di centrodestra come la Cdu che esce rafforzato dal voto. Favorirà ancor di più l’ottimo rapporto che c’è tra il nostro governo e la Germania”.
Il fatto che un tedesco su cinque abbia votato per l’Afd rappresenta “una sveglia per l’Europa. Ma sbaglieremmo a pensare che siano tutti neonazisti quelli che l’hanno votata. L’exploit è figlio anche del disorientamento sociale e della recessione che hanno investito la Germania”, ha detto il presidente del Pd ed eurodeputato, Stefano Bonaccini. Aggiungendo che “Scholz non ha avuto difficoltà nell’ammettere che si tratta di una sconfitta pesante e bruciante: sono andati male anche Verdi e liberali, che componevano il governo uscente. Una bocciatura su tutta la linea”. Il collega parlamentare europeo Dario Nardella, sempre del Pd, ha sottolineato come nella cattiva performance della sinistra tedesca abbia pesato “la cattiva gestione dell’immigrazione”.Â
Per quanto riguarda i centristi, Daniela Ruffino ha parlato per Azione:Â “Da questa sera sappiamo che sovranismi e populismi possono essere sconfitti”.
Dal M5s, la deputata Vittoria Baldino, osserva che “il mondo sta scegliendo i conservatori perché sono più bravi a fare leva sulle paure”.
Alleanza verdi-sinistra, invece, festeggia il risultato della Linke, che ha ottenuto un ottimo responso, grazie alla sua leader appassionata, Heidi Reichennek, ma si mostra preoccupata per “l’avanzata dell’estrema destra xenofoba e neofascista” che il segretario Nicola Fratoianni definisce una “pessima notizia per l’Europa”. Il coportavoce dei Verdi e deputato di Avs, Angelo Bonelli, sottolinea però un aspetto che rincuora: “Nonostante la campagna di fake, i Verdi tengono. Musk esce sconfitto, perché non ci sarà un governo con l’Afd”.Â
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