Nel corso di una visita di Praga, del suo castello e della cattedrale di San Vito, molti avranno probabilmente percorso il celeberrimo Vicolo d’Oro, che evoca subito alla mente gli alchimisti al servizio di Rodolfo II d’Asburgo.
Sebbene questi “filosofi naturali” non abitarono precisamente in questa strada, ma in una vicina, e, ancor meno, i loro esperimenti di trasmutazione dei metalli non conseguirono i risultati auspicati dall’imperatore, è tuttavia indubbio che la zecca boema di Praga produsse nei secoli passati una prospera quantità di ducati d’oro, nonché multipli da due, cinque e dieci ducati.
La zecca di Kremnitz
Monete prestigiose di questo genere furono emesse anche nella seconda metà del XX secolo, quando la Repubblica di Cecoslovacchia emise diverse monete commemorative d’oro da 1, 2, 3, 4, 5 e 10 ducati, battute questa volta nella zecca slovacca di Kremnitz, già attiva in età medievale ed asburgica assieme a Praga. Nella nostra Asta di Natale potrete trovare all’incanto una significativa collezione.
Il ducato proposto nei lotti 77 e 78 celebra i popoli che appartenevano all’antico impero della Grande Moravia, Velka Morava, il primo grande stato di Slavi Occidentali, che si estendeva nei territori delle odierne Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia ed Ungheria. Il fulcro di questo impero si incentrava nella parte orientale della Repubblica Ceca, più specificamente lungo il fiume Morava, da cui derivò il nome.
Asta di Natale, Lotto 77, CECOSLOVACCHIA (1960 – 1989) Ducato – Grande Moravia, Kremnitz
Nei lotti 79 ed 80 il ducato al dritto mostra lo stemma del regno di Boemia sormontato da un elmo con corona e cimiero. Il rovescio reca impressa una rappresentazione del celebre castello di Karlštejn, fatto costruire a metà del XIV secolo dall’imperatore Enrico IV di Lussemburgo (1316-1378), che tanta parte ebbe nella storia boema e che incontreremo ancora in seguito.
Asta di Natale, Lotto 79, CECOSLOVACCHIA (1960 – 1989) Ducato – serie “Castelli”, Kremnitz
Al lotto 81 troviamo entro un cofanetto di legno, il rarissimo set “Waldestein“, composto da un multiplo da 5 ed uno da 10 ducati d’oro, coniati nel 1972, che commemorano il 340° anniversario dell’assassinio del principe Albrecht von Wallestein.
Asta di Natale, Lotto 81, CECOSLOVACCHIA (1960 – 1989) Serie di 2 monete da 5 e 10 Ducati 1972, Kremnitz
Nobile di nascita, ma di modesti mezzi, il Wallestein riuscì ad ascendere ai massimi livelli militari e politici durante la Guerra dei Trent’Anni (1618-1648), prestando i suoi servigi all’imperatore Ferdinando II d’Asburgo. Mise insieme per se vasti possedimenti, di cui fu intitolato duca di Friedland. La popolarità ed i privilegi accumulati da Wallenstein preoccuparono sempre di più l’alta nobiltà dell’Impero, fin quando, per le stesse ragioni, perse il favore dell’imperatore e venne ucciso in un complotto.
Le monete da 2 e 4 ducati d’oro 1972 poste al lotto 82 rappresentano al dritto la splendida cattedrale di Santa Barbara di Kutnà Hora, mentre al rovescio troviamo una scena di coniazione, con in basso due monete: un goldgulden al tipo del fiorino di Firenze a sn. ed un grosso d’argento a ds.
Asta di Natale, Lotto 82, CECOSLOVACCHIA (1960 – 1989) Serie di 2 monete da 2 e 4 Ducati 1972 serie “Kutnà Hora”, Kremnitz
Kutnà Hora, così come esplica la leggenda al rovescio, sorge in un territorio che anticamente era ricco di miniere d’argento, col cui metallo furono prodotti i famosi grossi praghensi, e nel Medioevo la città fu sede di una zecca.
Le monete da 2 e 4 ducati d’oro, coniate nel 1973 per il lotto 83 e nel 1974 per il lotto 84, recano al dritto il leone boemo, con sopra San Venceslao, mentre al rovescio presentano delle scene delle attività peculiari e della storia sacra di Boemia.
Asta di Natale, Lotto 83, CECOSLOVACCHIA (1960 – 1989) Serie di 2 monete da 2 e 4 Ducati 1973 serie “Prokop”, Kremnitz
Asta di Natale, Lotto 84, CECOSLOVACCHIA (1960 – 1989) Serie di 2 monete da 2 e 4 Ducati 1974 serie “Prokop”, Kremnitz
All’interno di un quadrato verticale, vediamo in alto un minatore che, con in mano una lampada ad olio, esce da una miniera; mentre in basso troviamo il leggendario episodio della vita di San Procopio di Sázava (975-1053), uno dei patroni della Boemia, in cui il monaco benedettino riuscì a legare il demonio all’aratro, facendoglielo tirare.
L’ancora rarissimo set di quattro monete d’oro da 1, 2, 5 e 10 ducati d’oro 1971, che troviamo al lotto 85, celebra nel metallo e nei tipi la città di Kremnitz.
Asta di Natale, Lotto 85, CECOSLOVACCHIA (1960 – 1989) Serie di 4 monete da 1, 2, 5, 10 Ducati serie “Santa Elisabetta”, Kremnitz
La città sorse infatti nei pressi di un’importante miniera d’oro. Nel 1328 re Carlo I d’Ungheria, ricordato nella leggenda al dritto, concesse alla città importanti privilegi.
Kremnitz apparteneva allora al regno d’Ungheria ed è per questa ragione che al centro del dritto ritroviamo Sant’Elisabetta regina (1207-1231), mentre lo scudo a sinistra e la ruota a destra sono emblemi della città.
Il rovescio rappresenta le attività minerarie del territorio, il cui ultimo oro fu estratto proprio negli anni immediatamente precedenti alla coniazione di queste monete.
Il set “Millennium” da 1, 3 e 5 ducati d’oro, posto al lotto 86, fu emesso nel 1973 e celebra il millenario della Cristianizzazione della Boemia.
Asta di Natale, Lotto 86, CECOSLOVACCHIA (1960 – 1989) Serie di 3 monete da 1, 3, 5 Ducati serie “Millenium”, Kremnitz
Il set da 1, 3 e 5 ducati d’oro del lotto 87 chiude coi tipi più prestigiosi questa splendida collezione. Le monete raffigurano infatti al dritto la corona, lo scettro ed il globo di San Venceslao, fatti realizzare da Carlo IV.
Asta di Natale, Lotto 87, CECOSLOVACCHIA (1960 – 1989) Serie di 3 monete da 1, 3, 5 Ducati serie “Thesaurus Sancti Venceslai”, Kremnitz
Al rovescio un particolare della porta che, avente ben sette serrature ed una maniglia a testa leonina, praticamente blinda la camera della Cattedrale di San Vito a Praga in cui è custodito il tesoro.
Queste splendide monete, che illustrano la ricchezza storica, spirituale ed economica della Boemia, furono emesse in un numero limitatissimo di esemplari e la purezza del loro titolo, pari a 986 millesimi, ne ha determinato ancora di più la loro rarità. Infatti, nel corso degli anni, molti di questi pezzi sono stati fusi per il loro valore intrinseco. Ciò ne ha accresciuto al massimo la rarità, rendendole ricercatissime dai collezionisti.
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