Non c’è pace. Caschi di eCooltra, società spagnola di noleggio di scooter elettrici, che continuano a essere rubati nella Capitale. Solo nelle ultime ore, i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Centro e quelli delle Stazioni di Roma San Lorenzo in Lucina e Roma Aventino hanno denunciato 12 persone per ricettazione. Controlli, quelli svolti dai militari, che sono stati effettuati nelle centro storico. E che hanno provato a individuare persone alla guida dei rispettivi scooter privati, sorprese mentre indossavano caschi di proprietà della società di sharing. A finire nei guai sei uomini e sei donne, tutti italiani, tra i 17 e i 59 anni, indiziati del reato di ricettazione. I caschi sono stati sequestrati, in attesa di essere riconsegnati al responsabile della società di noleggio scooter.
Raffica di denunce per gli scooter rubati
Centinaia di caschi rubati ogni mese. Un danno ingente al quale bisogna sommare il mancato utilizzo del motorino da parte di potenziali utenti. eCooltra, azienda spagnola che gestisce 1500 motorini in sharing nella a Roma, è stata bersagliata dai ladri che, a loro volta, sottraggono dai motorini a noleggio gli elmetti protettivi per utilizzarli sui loro mezzi privati o, in alcuni casi, rivenderli. Una situazione fuori controllo, che aveva portato la società a prendere dei provvedimenti. Affiancata dall’avvocato Federico Sinagra, ha cominciato a sporgere denunce. Lo stesso legale, a RomaToday, disse: “Denunciamo circa 20 soggetti al mese”. Aggiungendo: “ECooltra ha scelto come fornitore dei suoi caschi un produttore praticamente sconosciuto in Italia, in grado di garantire una colorazione che non viene utilizzata nel nostro Paese. Inoltre, tutti i caschi sono brandizzati. Per chi, come me, conosce quei caschi, è facile riconoscerli. Quando vedo qualcuno che utilizza un casco ECooltra su un mezzo che non sia di quelli a noleggio scatto una foto per presentare, poi, la denuncia”.
La conta dei danni
Centinaia i caschi rubati ogni mese. E il conto è salato. “Non parliamo tanto del costo di ogni singolo pezzo che si aggira sui 50 euro – indicò Sinagra – il problema è che i motorini senza caschi nei bauletti non vengono poi utilizzati. Ecooltra, non avendo messo dei dispositivi sui caschi, non può sapere in tempo reale quali mezzi ne siano sprovvisti e quali no”.
I procedimenti penali
A settembre erano in programma i procedimenti penali per furto, ricettazione o riciclaggio nel caso in cui si siano messi adesivi o colorata la scritta “Cooltra”, a danno di decine di persone. Anche se qualcuno ha tentato una mediazione. “La situazione generale dei furti non è migliorata – riferì nei mesi scorsi l’avvocato Sinagra su questo portale – tante persone denunciate ci hanno contattato, offrendo un risarcimento simbolico, ovviamente la restituzione del casco e una lettera di scuse. In tutti questi casi abbiamo accettato ritirando la denuncia. I soldi dei risarcimenti che riceviamo dalle persone che si sono “pentite” vengono investiti in campagne di sensibilizzazione, educazione e di responsabilizzazione. Vogliamo fermare questo fenomeno, un malcostume che, ci tengo a dirlo, non è solo romano. Teniamo, soprattutto, alla lettera di scuse”.
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