Analisi Tattica: il Lecce di Marco Giampaolo

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Foto Ipa / IPA-AGENCY.NET

Analisi realizzata da Simone Carriero, Match Analyst associato AIAPC, abilitato presso il Corso Football Match Analyst – LongoMatch Certification: https://www.elitefootballcenter.com/prodotto/longomatch-fast-track/

Vedremo di seguito come gioca il LECCE di Marco Giampaolo: il suo modello di gioco, i suoi principi di gioco, le tattiche utilizzate e i moduli o sistemi di gioco nelle varie fasi.

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Nella odierna stagione il Lecce era ripartito con un nuovo progetto tecnico affidando la guida a Gotti. Tuttavia la mancanza di risultati e, ancor di più, la mancanza di una solidità difensiva, visti i tanti gol presi (solo 6 in una partita dalla Fiorentina) hanno portato i vertici ad affidare la guida della squadra a partire dal 9 Novembre a mister Giampaolo. I risultati del cambio panchina si sono visti, infatti sono arrivati importanti vittorie su scontri diretti per la salvezza e un prezioso pareggio contro la Juventus, anche se a gennaio la squadra ha perso una pedina molto importante per la cessione di Dorgu al Manchester United.

 

 

INTERPRETI

Portieri

– Wladimiro Falcone (piede DX)

Buon portiere che alterna ottime parate ad alcune disattenzioni. In fase di costruzione non molto cercato dai compagni ma dotato di buona tecnica.

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Difensori

– Federico Baschirotto (DC, piede forte DX)

– Antonio Gallo (Terzino sx, piede forte SX)

– Frederic Guilbert (Terzino dx, piede forte DX)

– Gaby Jean (DC, piede forte SX)

– Kialonda Gaspar (DC, piede forte DC) 

– Danilo Veiga (Terzino destro, piede forte DX)

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Con l’infortunio di Gaspar il secondo centrale di difesa è diventato Jean dotato di buona tecnica in fase di costruzione e insieme a Baschirotto compongono una linea di difesa molto fisica. I due terzini più usati sono Gallo a sinistra dotato di grandi capacità organiche e Guilbert più presente in fase di costruzione grazie a un’ottima tecnica individuale.

Centrocampisti

– Ylber Ramadani (Mediano, piede forte DX)

– Balthazar Pierret (Trequartista/centrocampista, piede forte SX)

 Lassana Coulibaly (Trequartista/centrocampista, piede forte DX)

– Johann Helgason (Trequartista/centrocampista, piede forte DX)

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Centrocampo tecnico e con buona visione di gioco. I due con più qualità sono Ramadani e Pierret che partecipano sempre alla fase di costruzione, mentre, Helgason (data anche la posizione più avanzata) presenta buone capacità di inserimento in spazi liberati dai compagni.

Attaccanti

– Tete Morente (esterno dx/sx, piede forte DX)

– Nikola Krstovic ( Punta centrale, piede forte DX)

– Jesper Karlsson (esterno dx, piede forte DX)

– Santiago Pierotti (esterno dx, piede forte DX)

Il fulcro offensivo è Krstovic che viene ricercato spesso dai suoi compagni sia grazie alle sue doti di inserimento e sia alla sua grande capacità nei duelli aerei. Pierotti è tra gli esterni che presenta maggiore qualità tecnica soprattutto nell’effettuare cross pericolosi in area, e grande capacità di inserimento.

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Sistema di gioco: 1-4-3-3

Sistema in FDP: 1-3-2-4

Sistema in FDNP: 1-4-4-2/ 1-4-5-1

FASE DI POSSESSO

Costruzione

La costruzione inizia sempre con un 3+2 composto dai 2 centrali difensivi, Baschirotto a destra e Jean a sinistra che occupa una zona intermedia tra fascia laterale e centro, il terzino di destra Guilbert e i 2 centrocampisti centrali Ramadani e Pierret. Il terzino sinistro (Gallo) si alza a centrocampo in linea quasi con l’esterno sinistro (Karlsson) permettendo a Pierret di poter occupare a volte la zona lasciata libera sulla fascia sinistra. Il giro palla ha la funzione di creare 2 opzioni:

1) andare centralmente grazie al movimento incontro di uno dei tre in avanti (Krstovic, Helgason o Karlsson), mentre gli altri 2 si inseriscono. L’esterno destro invece rimane quasi sempre largo non partecipando alla fase di costruzione ma ricercato spesso in zona di rifinitura e sviluppo;

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2) andare sulle fasce, principalmente sulla sinistra in quanto sono sempre in superiorità grazie alla sovrapposizione sempre presente di Gallo.Il giro palla non è molto veloce ed è principalmente effettuato rasoterra, poche volte viene usato il lancio lungo.

Sviluppo

Superata la prima pressione, l’azione viene sviluppata principalmente su catene laterali e poche volte su zone centrali. L’azione predilige principalmente la zona laterale sinistra dove Gallo sale in sovrapposizione permettendo a Karlsson di accentrarsi, tuttavia l’utilizzo della fascia sinistra alcune volte ha l’obiettivo di creare densità per cercare poi di cambiare gioco sul lato destro dove Pierotti è molto bravo nell’uno contro uno. Helgason è il giocatore con maggiore libertà di movimento andando ad occupare spazi lasciati liberi dai compagni su tutto il fronte offensivo, per esempio se Krstovic si abbassa per fornire supporto occuperà la zona lasciata libera inserendosi alle spalle della difesa, oppure fornendo supporto sulla zona laterale presidiata dal solo Pierotti.  

Rifinitura 

La zona di rifinitura non è spesso utilizzata in quanto si predilige il gioco sulle fasce, ma quando presente vi è un interscambio tra Krstovic e Karlsson e Helgason che si inseriscono alle spalle della difesa avversaria insieme a Pierotti che dalla fascia laterale taglia verso il centro. 

Finalizzazione

La finalizzazione avviene principalmente per cross su fascia laterale. Sulla sinistra è quasi sempre Gallo che arriva al cross in quanto Karlsson si accentra spesso, e in questa occasione arrivano in area Krstovic, Helgason, Pierotti. Sulla destra, invece, (come in occasione del gol contro il Parma) vi è un interscambio tra Helgason che si allarga sulla fascia e Pierotti che si porta in area di rigore insieme al solito Krstovic e all’esterno sinistro. Rare volte si arriva a finalizzare su zona centrale, ma quando avviene si aprono due scenari:

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1) Krstovic si abbassa a prendere il pallone e Pierotti e Karlsson si inseriscono tagliando in mezzo all’area;

2)Uno tra Helgason, Pierotti o Karlsson si accentra cercando l’imbucata per Krstovic o la possibilità di creare un 1vs1;

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Lateralità offensiva

Sulle catene laterali si cerca quasi sempre la superiorità ma con uomini diversi sulle fasce laterali. Su quella sinistra Gallo si sovrappone sempre a Karlsson che ha la possibilità di scarico o di accentrarsi liberando lo spazio al terzino. Sulla destra Pierotti può puntare sull’1vs1 se si trova da solo oppure interscambiarsi con Helgason.

FASE DI NON POSSESSO

Prima azione difensiva

La prima azione difensiva del Lecce è abbastanza passiva permettendo spesso lo scambio tra i due difensori centrali. Su blocco alto la squadra si dispone con un 1-4-4-2 dove i due uomini più avanzati Krstovic e Helgason chiudono le linee di passaggio verso il centro. Qualora si superasse la linea di centrocampo l’unico uomo più avanzato rimane Krstovic passando a 1-4-5-1 e avendo a un approccio molto più aggressivo.

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Linea difensiva

La struttura della linea difensiva è di una marcatura a uomo nella zona, difficilmente i due centrali rompono la linea creando una linea piatta e poco scaglionata. Inoltre i due terzini stringono molto verso il centro creando molta densità centralmente ma lasciando libero spazio alle proprie spalle. L’obiettivo è quello di non concedere il passaggio per via centrali concedendo le fasce e i cross dove la forza fisica dei propri centrali difensivi può trarne vantaggio.

Linea di centrocampo

La linea di centrocampo composta dai due centrali e gli esterni che si abbassano è piatta con spazi fra i giocatori molto ridotta per chiudere le vie centrali. Superato il centrocampo Helgason si unisce ai centrocampisti ma posizionandosi leggermente in fase un po’ più avanzata per sfruttare eventuali transizioni offensive. Lo spazio tra il reparto di difesa e quello di centrocampo è molto vicina creando una fitta densità nella zona centrale del campo quando la squadra avversaria supera il centrocampo.

Lateralità difensiva

Sulle catene laterali si creano spesso situazioni di 1vs1 o 2vs2, il terzino esce quasi sempre a uomo sull’esterno avversario di parte e l’esterno sul terzino avversario. 

Transizione offensiva

La transizione può avvenire in base a dove si è recuperato il pallone. Se il pallone è recuperato in una zona vicino alla porta generalmente si cerca di mantenere un possesso palla più ragionato permettendo ai giocatori di sistemarsi in una posizione più congeniale in campo. Se il possesso palla è recuperato in una zona da centrocampo in su si da via a un contropiede molto veloce che vede come primo protagonista Krstovic che attacca per via centrale aspettando l’inserimento dei due esterni che tagliano verso l’interno.

Transizione difensiva

In transizione difensiva, si attua un breve pressing cercando di recuperare la palla, se la situazione lo permette, ma la maggior parte delle volte si preferisce ricompattarsi subito dietro alla linea della palla attuando una leggera pressione indirizzando il giro palla verso l’esterno del campo. Se la palla viene persa nella propria metà campo si attua, invece, un pressing aggressivo ricorrendo molte volte anche al fallo.

ANALISI SWOT

Punti  di forza:

– Attaccante centrale che non da mai punti di riferimento, abile sia nell’inserirsi che nel far salire la squadra;

– Esterni abili nell’1vs1 e nel sapersi inserire;

– Buon utilizzo delle fasce laterali.

Punti di debolezza:

– Giro palla a volte lento e prevedibile;

– Troppa aggressività in transizione difensiva nella propria metà campo concedendo      troppi falli e sbagliando alcune uscite;

– Pericolose situazioni di 1vs1 sulle fasce laterali e poca propensione a difendere da parte degli esterni alti;

– Poche alternative a Krstovic.

 



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