Sicurezza e regolamento edilizio: scontro in Consiglio comunale sulle “zone rosse” e i “cespugli dello spaccio”

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La proposta sulle “zone rosse” viene rinviata

Il consigliere Arrigo Tremaglia (Fratelli d’Italia) ha presentato un ordine del giorno urgente per chiedere l’istituzione di “zone rosse” (ufficialmente definite “zone a controllo rafforzato”) nelle aree più a rischio della città. La maggioranza ha però respinto la richiesta di urgenza, rinviando la discussione.

«Quando si parla di sicurezza, la maggioranza tende sempre a derubricarla, come se fosse un argomento di secondaria importanza», ha commentato Tremaglia. Enrico Facchetti, della lista Elena Carnevali sindaca, ha ribattuto che il tema era già stato affrontato in Aula nelle settimane precedenti e che la richiesta avrebbe potuto essere presentata in quella sede.

Lo scontro è proseguito anche sull’organizzazione dei lavori, con le opposizioni che hanno accusato la maggioranza di non dare spazio ai loro ordini del giorno, mentre si è invece discusso un documento sulla viabilità presentato dalla stessa maggioranza.

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Il dibattito sui “cespugli dello spaccio”

Un altro tema che ha diviso il Consiglio riguarda la vegetazione urbana nelle zone sensibili. Filippo Bianchi (Fratelli d’Italia) ha proposto un emendamento al regolamento edilizio per impedire la piantumazione di cespugli e arbusti nelle aree della città a rischio spaccio, evidenziando come questi elementi possano essere utilizzati per nascondere la droga.

La proposta è stata respinta, con l’assessore all’Ambiente Oriana Ruzzini che ha spiegato che la sicurezza è garantita attraverso interventi mirati: «Se si rilevano criticità, si segnala e il Comune interviene. Ma questo non significa che dobbiamo eliminare del tutto la vegetazione».

Sulla stessa linea la capogruppo del PD Francesca Riccardi, che ha accusato il centrodestra di voler strumentalizzare il regolamento edilizio per una questione di sicurezza: «Noi parliamo di armonizzazione delle regole con il PGT, di verde e di salute pubblica, loro di cespugli da tagliare».

Il dibattito si è infiammato con l’intervento di Alberto Ribolla (Lega), che ha criticato la visione della maggioranza: «Si arriva al paradosso di difendere più i nidi degli uccelli che le case dei cittadini di Bergamo». Andrea Pezzotta (Lista Pezzotta) ha difeso la proposta di Bianchi, sottolineando che gli spacciatori evitano di tenere la droga addosso, preferendo nasconderla nei cespugli o nelle fioriere: «Ecco perché chiediamo che in alcune zone non vengano piantati arbusti».

Il nuovo regolamento edilizio

Nonostante le polemiche, la maggioranza ha approvato il nuovo regolamento edilizio, che introduce norme per la gestione del verde urbano. Ecco le novità principali.

  • Autorizzazione obbligatoria per la potatura drastica (capitozzatura) degli alberi privati, con sanzioni per chi non rispetta le regole.
  • Obbligo di verificare la presenza di nidi attivi prima di abbattere alberi, in conformità con le norme sulla tutela della fauna.
  • Misure per la prevenzione di malattie e parassiti, come il tarlo asiatico, che colpiscono vaste aree verdi.

L’opposizione ha votato contro l’aggiornamento del regolamento edilizio, ad eccezione di Cesare Di Cintio (Lista Pezzotta), che si è astenuto.

Preoccupazioni per la sicurezza

Il tema della sicurezza urbana è tornato al centro del dibattito anche in riferimento a problemi concreti segnalati dai cittadini. Cristina Laganà (Fratelli d’Italia) ha chiesto maggiori controlli sugli arbusti pericolosi, citando un episodio accaduto a Colognola, dove un arbusto caduto ha colpito una donna mentre attraversava la strada con un bambino.

Ha inoltre espresso dubbi sulla Tiny Forest prevista sempre a Colognola, temendo che possa favorire la microcriminalità creando zone buie.

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L’assessore Ruzzini ha rassicurato che il Comune monitora attentamente queste situazioni e che, in caso di segnalazioni, interviene puntualmente.

Una battaglia politica destinata a continuare

Lo scontro in Consiglio comunale sulla sicurezza non si è concluso con questa seduta. Il centrodestra ha annunciato che tornerà a chiedere misure più incisive, mentre la maggioranza continua a difendere un approccio integrato, che tenga conto sia delle esigenze di sicurezza che della tutela ambientale.





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